Calcio

Brescia secondo: l’alta quota figlia del pareggio attacco-difesa

A vincere è il pragmatismo: da dopo la gara col Perugia si sono quasi dimezzati sia i gol fatti che i subìti
Mattéo Tramoni è stato la luce della partita dello «Scida»: è in prestito con diritto di riscatto - © www.giornaledibrescia.it
Mattéo Tramoni è stato la luce della partita dello «Scida»: è in prestito con diritto di riscatto - © www.giornaledibrescia.it
AA

Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace. E quel che ci piace e che di conseguenza è bello, è un Brescia che ha rimesso la marcia giusta ed è tornato là in alto, al secondo posto in condominio con il Lecce. La partita di Crotone, servita anche per aggiornare il libro storico dei viaggi di un Brescia che ha eguagliato se stesso, pesava moltissimo.

Perché dopo due pareggi, una bufera e un altro pareggio, c’era bisogno di un’iniezione da tre punti che certamente sono stati tanto liberatori quanto sostanziosi. Striminziti visto il successo di misura contro una squadra volenterosa? Sì. Perché dominare senza capitalizzare è come giocare con il fuoco. Ma tutto è bene quel che finisce bene e sinceramente, perlomeno dal vivo e fermo restando che certe gare non possono non essere chiuse, tutta questa sensazione che a Crotone potesse accadere il patatrac non c’è stata.

È stata una partita spigolosa ed esteticamente per l’ennesima volta non è stato un bel Brescia. Però dopo 23 partite - e sono di più quelle giocate di quelle che restano da giocare - è arrivato anche il momento di intendersi sul concetto di bellezza che applicato a questa squadra, ormai è molto chiaro e delineato, fa rima con pragmatismo e praticità estrema.

Significato

Essere bello, per questo Brescia, significa prima di tutto essere, come a Crotone, intenso. Ed emotivamente connesso con il proprio allenatore: perché questa è una squadra che vive moltissimo sul «sentimento». Sull’anima. Che dunque diventa il capitale più importante da preservare. Inoltre, è proprio vero che Inzaghi si è liberato dai condizionamenti che avvertiva: dopo il «sospetto» che fosse così stato nel secondo tempo con l’Alessandria, la prova l’abbiamo avuta a Crotone dove il Brescia si è presentato sullo spartito tattico evidentemente più consono all’allenatore che ha bisogno di credere lui per primo ciecamente in ciò che propone per far sì che altrettanto ciecamente i giocatori si fidino di lui. E torniamo al concetto del pragmatismo.

Numeri

Allo «Scida», firmato Tramoni, è stato ottenuto il massimo con il minimo e questo è diventato, da un certo punto in avanti, il leit motiv del Brescia. Che ha effettuato la sua svolta «sparagnina» a iniziare da quella col Perugia, all’ottava di andata. Arrivò una sconfitta: ma quella che vedemmo al «Curi» era una squadra molto diversa, che iniziava a difendere in maniera molto diversa, da quella che avevamo visto fino alla precedente gara contro il Como.

Ci aiutano i numeri. In 7 gare (fino a quella con i lariani), il Brescia aveva segnato 19 gol (miglior attacco) e ne aveva subiti 12. Media pazzesca di 2,7 davanti, media di 1,7 gol subìti dietro. L’evoluzione «della specie» racconta che dal post Como in poi, il Brescia ha segnato 16 reti in 16 gare e ne ha incassate 10 in 16. Il che significa che in questa porzione del campionato, rispetto alla primissima tranche, il Brescia ha più che dimezzato la media dei gol segnati (da 2,7 a 1 come media assoluta di 1,5) e lo stesso dicasi per la difesa (da 1,7 a 0,6 per una media assoluta di 0,9 reti prese a gara).

Tutto questo fa dell’attacco del Brescia il terzo del campionato (con Monza e Frosinone) e della retroguardia idem dietro a Pisa, Lecce e Perugia e a parimerito con la Cremonese. Attacco e difesa hanno trovato un punto di pareggio: e così, quello che per molti resta un difetto («Il Brescia non diverte e fa soffrire») è in realtà il pregio che vale l’alta classifica sistematica e che consente di avere continuità: sette risultati utili consecutivi. E tra le prime otto in classifica, nessuna ha una striscia aperta così lunga. Queste non sono opinioni, ma fatti: da secondo posto. E non è un’opinione nemmeno che riprendersi casa è urgente: domenica col Frosinone è già un’altra tappa fondamentale.

Icona Newsletter

@Sport

Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato