Brescia: rondinelle ultime nei dribbling, ma sanno vincere i duelli

Se la virtù stesse davvero nel mezzo anche nel calcio, il Brescia potrebbe guardare al futuro non con ottimismo, di più. Metà classifica per quanto riguarda i punti, più o meno la stessa posizione in tante voci statistiche analizzate attraverso i dati della società bresciano-bergamasca Kama Sport. Segno di come i numeri mostrino poi, alla fine, il volto di una squadra e del suo cammino.
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Ma cosa dicono questi numeri? Di un Brescia che fatica a creare occasioni, ma che è nella media dei tiri in porta e che sa tutto sommato ben comportarsi quando non ha il possesso palla e si posiziona per recuperarla. Una fotografia, quella di Kama Sport, delle prime 19 partite dell’andata, quindi del Brescia targato Pep Clotet, visto che Alfredo Aglietti ha contribuito solo per una partita, quella col Palermo di Santo Stefano.
Venendo ai dati, le rondinelle sono undicesime nella classifica che riguarda il possesso palla, che vede nelle prime tre posizioni Genoa, Cagliari e Parma e in coda Ternana, Perugia e Cittadella. Ottavo posto invece per quanto riguarda le palle giocate (9.743 su una media di 9.500), con Cagliari, Genoa e Venezia ad avere il dato migliore e Como, Südtirol e Perugia a chiudere la speciale graduatoria. Brescia che poi è dodicesimo per quanto riguarda i palloni persi e sedicesimo per le palle intercettate subite, quindi perse.
Dietro la lavagna
Biancazzurri che nel girone di andata hanno faticato ogni volta in cui si sono trovati nell’uno contro uno, visto che sono ultimi nella classifica relativa ai dribbling riusciti. Non meglio è andata al Südtirol di Bisoli, avversario di Moreo e compagni domenica 15 alla ripresa della B, visto che è penultimo. Non un caso quindi che il Brescia sia quinto nella graduatoria dei passaggi lunghi (addirittura quarto in quelli riusciti) col Südtirol rispettivamente settimo e quinto.
Rondinelle che tornano invece a metà classifica alla voce tiri: dodicesimo per quanto riguarda quelli fatti (undicesimo se si calcola i tiri in porta) e una posizione sotto per quanto riguarda invece quelli subiti. Fa effetto però come le rondinelle siano la quinta formazione a conecederne di più dentro la propria area (144 nell’andata su una media intorno ai 130).
I dubbi nascono analizzando le occasioni da gol: nella speciale graduatoria Ayé e compagni sono penultimi (peggio ha fatto solo il Cosenza, ma il Südtirol è solo una posizione sopra la squadra di Aglietti) così come è penultimo nel tempo medio di possesso palla prima di creare un’occasione da gol (6 minuti e 45 secondi).
Pollice alto
Ci sono però dati che confortano, anche se di fatto più orientati alla fase difensiva. Se infatti il Brescia è dodicesimo per palle recuperate (poco diù di 5 in media a partita), sale al sesto posto nella classifica dei contrasti vinti (147 su una media di 140) e al quinto alla voce duelli, quelli che Kama Sport per stilare questa graduatoria considera come «duelli, contrasti e contrasti aerei» riassumendoli con «la sfida tra due giocatori per ottenere il controllo della palla, avanzare con la stessa o cambiarne la direzione».
Biancazzurri che sono poi terzi per falli commessi (solo Cittadella e Perugia ne commettono di più), dodicesimo alla voce palle recuperate ma quarto per quelle intercettate, ovvero nel saper rientrare in possesso della sfera grazie alla capacità appunto di intercettare la giocata dell’avversario. Ci sono poi le curiosità: se con 64 calci d’angolo il Südtirol è la squadra che ne ha tirati meno all’andata, il Brescia è solo un gradino sopra (penultimo con 76), mentre è terz’ultimo rispetto al dato che riguarda le punizioni a favore. Se Kama Sport stabilisce una media intorno alle 295, ebbene il Brescia ne ha avute «solo» 258, quindi ben al di sotto.
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