Brescia e i pareggi: la marcia è lenta nel girone di ritorno

Ne restano otto per invertire il trend delle prime undici. Si parla di media punti nelle prime undici giornate dopo il giro di boa. Il calcolo relativo al girone di ritorno colloca il Brescia in fondo al lotto di squadre attualmente in zona play off, cioè le prime otto della classifica, che si stanno giocando le due promozioni dirette e quella da conquistare dopo gli spareggi, nella post-season. Una media punti da 1,45 (16 punti complessivi) che fa a pugni rispetto alla continuità dei risultati che stanno ottenendo le rondinelle: tredici risultati utili su quattordici, cominciati l’11 dicembre scorso e fatti di 5 vittorie e 8 pari, con la sola sconfitta nel derby dello Zini con la Cremonese di due settimane fa. E dieci di quei tredici (sette divisioni della posta e tre bottini pieni), fanno parte del ritorno, cioè degli undici match sui quali è relativo il calcolo.
Audacia ed equilibrio
Il dato di 1,45 punti a partita è figlio di troppi pareggi che, sebbene siano risultati positivi che muovono la classifica e tengono alta l’autostima degli imbattuti, nell’epoca dei tre punti a vittoria valgono in qualche modo «meno». Insomma, vengono premiati maggiormente gli audaci, e in misura minore gli equilibrati. Basti pensare che la media più alta delle otto è quella del Monza, con un bel 2 pieno grazie ai 22 punti messi in cascina, nonostante i brianzoli abbiano perso ben tre delle ultime undici gare, vincendone però sei.Seguono la capolista Cremonese e il Lecce con 1,90 grazie ai 21 punti ottenuti dagli uomini di Pecchia e da quelli di Baroni, l’Ascoli con 1,81 con 20 punti incamerati, il Benevento con 1,60 (16 punti, ma con 10 partite giocate, dato che i sanniti hanno una gara da recuperare, quella a Cosenza, del prossimo 14 aprile), Pisa e Frosinone con 1,54, media data dai 17 punti di entrambe.
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La media delle rondinelle è assolutamente da incrementare per l’obiettivo dei primi due posti: 24 i punti ancora in palio da qui alla 38ª giornata, con sempre più la sensazione che questi esigui divari tra le contendenti (almeno per quanto riguarda le prime sei, che paiono al momento le più accredidate a giocarsi la massima serie direttamente senza passare dai play off) resisteranno tali fino alla fine. I dettagli e il singolo punto potranno fare la differenza. Settecentoventi minuti per alzare quella media. «Condicio sine qua non» per continuare a sperare.
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