Brescia Calcio, sono 13 i gol nei finali di partita

«No, non è solo carattere...». C'è molto di più per Pippo Inzaghi in questi altri due gol nel finale di gara. Il dodicesimo e il tredicesimo, per l'esattezza, nell'ultimo quarto di match a certificare che il Brescia è una squadra che non molla mai e che ci prova (e ci crede) fino alla fine. Tredici reti che collocano le rondinelle sopra tutti per segnature in quella specifica fascia di tempo: Moreo al 90° nel 5-1 al Cosenza aveva aperto la serie a cui aveva fatto seguito il gol di Palacio al 93° ad Alessandria, quello di Moreo al 90° a Frosinone, di Bajic all'84° col Como, di Spalek all'84° con la Cremonese, di Bisoli all'87° col Lecce, di Tramoni all'89° a Benevento, di Moreo al 77° col Pordenone, di Bertagnoli all'81' a Vicenza, di Moreo al 90° con l'Alessandria e di Proia al 90° con il Frosinone.
Prima dell'uno-due letale firmato Bianchi-Palacio di ieri sera che ha ribaltato - per la prima volta al Rigamonti, dove le rimonte non avevano mai portato finora i tre punti pieni - il Perugia nel giro di tre minuti dall'81° all'84°. Gol anche pesanti, se si pensa che dieci di questi tredici hanno portato punti determinando cinque volte la vittoria e cinque il pari in rimonta. «Parlare solo di carattere non mi sembra giusto - ha rimarcato il tecnico delle rondinelle - Questa squadra gioca e gioca bene. E oltre al bel gioco, chiaro che c'è carattere e voglia e lo dimostrano sempre anche i subentrati. Col Perugia è entrato molto bene anche Bajic, così come Bertagnoli che ultimamente sta giocando un po' meno rispetto a prima. Tutti si fanno trovare pronti. E questa è la cosa più bella».
@Sport
Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.
Bella come la nuova prestazione di Rodrigo Palacio: dopo la doppietta con l'Ascoli e il subentro decisivo al Sinigaglia di Como, ecco altri 90 (anzi, 96 con i recuperi dei due tempi!) minuti da giocatore d'altro livello, capace poi della stoccata vincente del 2-1, per una vittoria dal peso specifico enorme. Per lui, Inzaghi ha solo - giustamente - parole al miele: «Se chiedete a me di Rodrigo, sapete cosa penso. In ogni giocata metteva in difficoltà gli avversari. Ma sapete qual è la cosa più bella che ha fatto? La rincorsa all'89' sulla nostra bandierina. Uno che fa una cosa del genere a 40anni è d'esempio per i nostri giovani». E tra i giovani, sugli scudi c'è Flavio Bianchi: «Gol all'Inzaghi? Beh, ad essere sincero sul momento ci ho pensato anch'io...». E comunque: «Ci voleva pazienza, serviva la stoccata che abbiamo trovato per una vittoria molto importante». Per un Brescia tornato capolista che ha sfatato definitivamente il tabù Rigamonti.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
