Brescia-Ascoli non è mai sfida qualsiasi: dolori e gioie in quasi 50 anni di storia

Una sfida che ha quasi 50 anni di storia. Tra alti e bassi, gioie immense e dolori altrettanto forti, promozioni e retrocessioni. E sullo sfondo, tra tante figure, una che domina: quella di Carlo Mazzone, tornato in questi giorni alla ribalta per l’uscita di «Come un padre» dedicato alla sua vita di allenatore. E un pensiero domani alle 14, a quella maglia con la «V bianca» e a quella a strisce verticali bianconere, lo manderà sicuramente. Brescia-Ascoli vivrà al Rigamonti la sua 19esima puntata in serie B (due invece quelle in A): una telenovela partita nel 1973, il 13 maggio, con un 1-1 firmato Guerini e Bertarelli e che negli anni successivi ha trovato sempre in maggio il suo mese clou.
Tappe
Ce ne sono due in particolare nella memoria, per chi ha scoperto Mompiano da poco e per chi lo frequenta da sempre e oggi vive negli «anta». E quel dolore del 10 maggio 1987 ancora non lo ha superato del tutto. Era serie A, secondo precedente dopo quello dell’1 febbraio 1981, bianconeri a sbancare il Rigamonti col gol di Torrisi. In quel pomeriggio di quasi estate dell’87 perfino il settore ospiti ha tifosi biancazzurri, perché in palio a due giornate dalla fine c’è di fatto la salvezza. All’intervallo il Brescia vince 1-0 grazie a un gol di Gritti ed è aritmenticamente salvo. A fine partita l’autorete di Bonometti e quel gol di Sarafoni entrato (ahimé) nella storia delle rondinelle cacciano nel baratro la squadra di Giorgi, la cui agonia finisce al Comunale di Torino con la Juventus all’ultima giornata.
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Ci sono voluti 32 anni per avere «giustizia»: ancora maggio, stavolta il primo del mese, ancora il Rigamonti, ancora l’Ascoli. Ma una serie B pronta a trasformarsi in serie A con una vittoria. Lo stadio è pieno come nell’87, ma quel mercoledì la storia disegna un finale diverso. Basta un gol di Dessena per sentire le campane delle chiese cittadine suonare all’ora dell’aperitivo, a contorno di una festa che coinvolge tutti i quartieri per avere il suo centro di gravità permanente in piazza della Repubblica.
Numeri
Le 18 sfide disputate a Brescia in serie B dicono di otto vittorie delle rondinelle, sei pareggi e quattro successi marchigiani. Il primo successo biancazzurro è datato, preludio proprio alla sfida del 1987, 16 marzo 1986. Il Brescia (tra quelli «indimenticabili») targato Pasinato ottiene la terza vittoria di fila proprio nel match clou, contro l’Ascoli capolista. Uno a zero firmato da Gentilini a metà ripresa, quasi trentamila sugli spalti (anche qui, come nell’87 e nel 2019), il Giornale di Brescia che titola «La serie A è sempre più vicina». E in effetti diventa realtà di lì a poco, e a braccetto ci vanno proprio i ragazzi di Pasinato e quelli di Boskov. Portando avanti il calendario, le ultime due sfide sono favorevoli al Brescia con un pareggio (1-1) e una vittoria. Questa tra l’altro è recente, datata 23 febbraio 2022, doppietta di Palacio nel turno infrasettimanale e primo posto in classifica.Tre punti arrivati dopo 109 giorni di astinenza. Domani saranno «solo» 50 dall’ultima esultanza di Bisoli e compagni, quella contro il Benevento di metà settembre. Sfruttando la coda lunga di Halloween, se qualcuno del gruppo di Clotet vuole «travestirsi» da Palacio è il momento giusto.
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