Calcio

Brescia-Ascoli non è mai sfida qualsiasi: dolori e gioie in quasi 50 anni di storia

Al Rigamonti la sconfitta dell’87 e la promozione datata 2019: Palacio ultimo «eroe» in ordine di tempo
Brescia-Ascoli del febbraio 2022 con il secondo gol di Palacio - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Brescia-Ascoli del febbraio 2022 con il secondo gol di Palacio - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
AA

Una sfida che ha quasi 50 anni di storia. Tra alti e bassi, gioie immense e dolori altrettanto forti, promozioni e retrocessioni. E sullo sfondo, tra tante figure, una che domina: quella di Carlo Mazzone, tornato in questi giorni alla ribalta per l’uscita di «Come un padre» dedicato alla sua vita di allenatore. E un pensiero domani alle 14, a quella maglia con la «V bianca» e a quella a strisce verticali bianconere, lo manderà sicuramente. Brescia-Ascoli vivrà al Rigamonti la sua 19esima puntata in serie B (due invece quelle in A): una telenovela partita nel 1973, il 13 maggio, con un 1-1 firmato Guerini e Bertarelli e che negli anni successivi ha trovato sempre in maggio il suo mese clou.

Tappe

Ce ne sono due in particolare nella memoria, per chi ha scoperto Mompiano da poco e per chi lo frequenta da sempre e oggi vive negli «anta». E quel dolore del 10 maggio 1987 ancora non lo ha superato del tutto. Era serie A, secondo precedente dopo quello dell’1 febbraio 1981, bianconeri a sbancare il Rigamonti col gol di Torrisi. In quel pomeriggio di quasi estate dell’87 perfino il settore ospiti ha tifosi biancazzurri, perché in palio a due giornate dalla fine c’è di fatto la salvezza. All’intervallo il Brescia vince 1-0 grazie a un gol di Gritti ed è aritmenticamente salvo. A fine partita l’autorete di Bonometti e quel gol di Sarafoni entrato (ahimé) nella storia delle rondinelle cacciano nel baratro la squadra di Giorgi, la cui agonia finisce al Comunale di Torino con la Juventus all’ultima giornata.

Icona Newsletter

@Sport

Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.

Ci sono voluti 32 anni per avere «giustizia»: ancora maggio, stavolta il primo del mese, ancora il Rigamonti, ancora l’Ascoli. Ma una serie B pronta a trasformarsi in serie A con una vittoria. Lo stadio è pieno come nell’87, ma quel mercoledì la storia disegna un finale diverso. Basta un gol di Dessena per sentire le campane delle chiese cittadine suonare all’ora dell’aperitivo, a contorno di una festa che coinvolge tutti i quartieri per avere il suo centro di gravità permanente in piazza della Repubblica.

Numeri

Le 18 sfide disputate a Brescia in serie B dicono di otto vittorie delle rondinelle, sei pareggi e quattro successi marchigiani. Il primo successo biancazzurro è datato, preludio proprio alla sfida del 1987, 16 marzo 1986. Il Brescia (tra quelli «indimenticabili») targato Pasinato ottiene la terza vittoria di fila proprio nel match clou, contro l’Ascoli capolista. Uno a zero firmato da Gentilini a metà ripresa, quasi trentamila sugli spalti (anche qui, come nell’87 e nel 2019), il Giornale di Brescia che titola «La serie A è sempre più vicina». E in effetti diventa realtà di lì a poco, e a braccetto ci vanno proprio i ragazzi di Pasinato e quelli di Boskov. Portando avanti il calendario, le ultime due sfide sono favorevoli al Brescia con un pareggio (1-1) e una vittoria. Questa tra l’altro è recente, datata 23 febbraio 2022, doppietta di Palacio nel turno infrasettimanale e primo posto in classifica.

Tre punti arrivati dopo 109 giorni di astinenza. Domani saranno «solo» 50 dall’ultima esultanza di Bisoli e compagni, quella contro il Benevento di metà settembre. Sfruttando la coda lunga di Halloween, se qualcuno del gruppo di Clotet vuole «travestirsi» da Palacio è il momento giusto.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato