Brescia, spezzare la fame di tre punti per ricalcare un precedente felice

L’ottobre nero del Brescia è terminato. Da una prospettiva squisitamente temporale, per il momento. Con l’augurio, da parte di Clotet e di tutto il suo gruppo di lavoro, che il nuovo mese porti con sé nuove vittorie, mai iscritte al bilancio risultati in queste ultime quattro settimane. Il presupposto di partenza è il seguente: tre punti in cinque gare di campionato costituiscono un bottino troppo magro, anche per chi intende salvarsi il più in fretta possibile.
Il risvolto positivo sta però proprio in quest’inossidabile posizione della società per quanto riguarda l’obiettivo, perché malgrado l’evidente rallentamento di una navigazione partita col vento in poppa e ora in balìa di acque ben più agitate, il margine di vantaggio sulla zona play-out è rimasto pressoché invariato: era di otto lunghezze sino ad una manciata di giorni fa, ora si è ridotto di un solo punto.
Lo scivolamento in classifica è stato inevitabile - sono molte le squadre raccolte in pochi punti, prerogativa ormai tipica della serie B -, ma le sabbie mobili in fondo alla graduatoria restano, per fortuna del Brescia, un lontano miraggio. Guai però a sottovalutare il pericolo: lo spauracchio delle ultime cinque posizioni può apparire più remoto di quanto non sia realmente nello specchietto retrovisore, e soprattutto può avvicinarsi con repentinità sorprendente. Per lasciarselo alle spalle, e a debita distanza, occorre tornare a far correre la lancetta del tachimetro.
A partire dalla sfida di questo sabato contro l’Ascoli, nella quale i biancazzurri inseguiranno l’obiettivo di porre fine alla striscia in essere di cinque gare senza vittorie. Un digiuno così prolungato non si era mai verificato nella scorsa stagione: al massimo si era arrivati a quattro, serie che peraltro si rivelò esiziale per Inzaghi, esonerato proprio dopo quell’ultimo segmento di partite.
Andò peggio l’anno prima, quando si arrivò a cinque incontri di campionato senza mai riuscire a centrare i tre punti: un precedente perfettamente sovrapponibile alla situazione attuale, e all’interno del quale si consumò l’avvicendamento tra Dionigi e Clotet, che inaugurò la propria avventura in biancazzurro con due pareggi, prima della rapida risalita in classifica che polverizzò il rischio retrocessione e garantì la più sorprendente qualificazione ai play-off del passato recente. Da Pep… a Pep: il catalano fu il grande artefice di quello «switch», e ora punta a ripetersi.
Facendo leva sul fattore Rigamonti, dove il Brescia è ancora imbattuto in questa stagione: l’ultimo ko, ai play-off con il Monza, risale al 19 maggio scorso, e l’ultimo tonfo in regular season è datato addirittura 5 dicembre 2021, sempre contro i brianzoli. La curiosità? Dopo la serie di cui sopra, le rondinelle ripartirono con un 1-0 a Mompiano contro il Chievo firmato da Ayé. Chissà che la storia non possa ripetersi.
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