Calcio

Andrea Papetti, il tesoro del Brescia dalla naftalina a nuovi orizzonti

Il centrale del 2002 «dimenticato» per quasi due stagioni si sta prendendo visibilità e interesse generale
Il difensore centrale Andrea Papetti - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Il difensore centrale Andrea Papetti - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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Da golden boy alla naftalina. E ora di nuovo golden boy. Non più solo per etichetta - quella che gli venne appiccicata nel giorno del suo debutto tra i pro, direttamente in serie A e da migliore in campo in quel Sassuolo-Brescia del 9 marzo 2020 -, ma anche e soprattutto con i fatti.

Quelli che da queste parti, quando c’è di mezzo un giovane da aspettare in generale e Andrea Papetti in particolare - uno che non gode di favore popolare - si fa di solito molta fatica a mettere in fila. Ma questi fatti, piaccia o meno, ci sono. E fanno del 2002 milanese, ma bresciano d’adozione e a tutti gli effetti prodotto del vivaio (vi approdò a 14 anni), un vero tesoro - da accrescere - del club di Massimo Cellino.

Intanto, Papetti è nella Top XI Under 21 del girone d’andata della serie B: è il difensore centrale più giovane della categoria ad aver giocato almeno 1000 minuti. Ne ha giocati, per la precisione, 1087. Con 13 presenze di cui 11 da titolare a sopperire alle tribolazioni fisiche del titolarissimo Andrea Cistana. È la prima stagione «vera» per Papetti anche se il freddo resoconto numerico non tiene conto dello «sballottamento» subìto nella fase ascendente del campionato: da panchinaro a titolare all’improvviso con sei presenze da titolare prima di inanellare tre tribune di fila e poi ritornare titolare. Una gestione affatto lineare come non lo era affatto stata quella scorsa con appena 63’ in campo spalmati su 5 presenze e nemmeno quella precedente.

Tra alti e bassi, Papetti è comunque sostanzialmente riuscito a cavarsela riuscendo anche a dar prova di tenuta mentale: è conscio del fatto che questo per lui può essere già un bivio di carriera ed è soprattutto sulla determinazione che deve lavorare. Mentre nel frattempo colleziona soddisfazioni come lo è stata quella di prendere parte a uno stage con la Nazionale maggiore di Roberto Mancini.

Che questo sia un momento decisivo per Papetti, lo sa anche il Brescia che ha fatto scattare (anche se il contratto ancora non risulta depositato) il rinnovo biennale per un giocatore che già così, da quotazione di siti specializzati, rappresenta una plusvalenza vera da almeno 1.600.000 euro. Che sono però aleatori perché la giovane età e i margini di crescita ne accrescerebbero il valore in una eventuale trattativa: rappresenterebbe un investimento.

Chiaro che ragionando sul campo il Brescia deve badare al sodo e dunque ai risultati e tra Cistana al 100% e Papetti al 100% ancora, anche a livello di leadership, non c’è competizione. Ma è altrettanto chiaro che Papetti va gestito al meglio. Andrea, come detto, è contrattualmente già blindato, ma di recente ha cambiato agente entrando nella scuderia di Federico Pastorello. Di solito, i cambi d’agente fanno presagire manovre anche se in questo caso appaiono più rimandate all’estate quando il Brescia dovrà aver chiaro se puntare su di lui oppure no.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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