Calcio

La giustizia sportiva consegna la serie B al Brescia

Reggina nuovamente bocciata: il 28 luglio nel consiglio federale la riammissione ufficiale
Un huddle pre partita del Brescia al Rigamonti - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Un huddle pre partita del Brescia al Rigamonti - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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Non è mancato il pathos. E, anzi, il Brescia ha vissuto ore, le ultime 48, di vera tensione. Che si è spezzata ieri poco dopo le 21 quando da Roma è arrivata la telefonata con la notizia tanto attesa: Reggina bocciata per la terza volta. Ergo, per il Brescia ora non sussiste più alcun dubbio: disputerà il prossimo campionato di serie B. Con il «certificato» di riammissione che verrà consegnato al club di via Solferino venerdì 28 luglio durante il consiglio federale.

E se per il Brescia l’esito dell’udienza del Collegio di garanzia del Coni, è stata niente altro che una conferma, l’organo presieduto dal giudice Tammaro Maiello, ha riservato un colpo di scena - ma, a rigor di Noif, neanche tanto -: è stato infatti accolto il ricorso del Perugia contro il Lecco che dunque perde il diritto a disputare la prossima serie B che sarà appannaggio degli umbri. E per il club di Di Nunno, si profila un vero dramma sportivo perché non essendo nemmeno iscritto alla prossima serie C, vede lo spettro di una ripartenza dai dilettanti.

Sarà materiale, tostissimo, per il Tar (udienza il 2 agosto) perché ora i ricorsi non possono che spostarsi sul piano della giustizia ordinaria che potrà trascinarsi fino a fine agosto con il passaggio al Consiglio di Stato.

Ma sarà affare del Lecco (quindi del Perugia che a sua volta il 28 dovrebbe essere riammesso come seconda avente diritto dopo il Brescia) e, soprattutto, della Reggina il cui ricorso ieri è stato considerato «in parte infondato e in parte inammissibile»: il Brescia può stare tranquillo.

Vero che il Tar può anche decidere di annullare il provvedimento del collegio di garanzia, ma la sola cosa che viene considerata probabile, è che al massimo possa esserci una pronuncia (da parte del Tar o eventualmente anche del Consiglio di stato) per riammissioni in sovrannumero. Dunque, l’ipotesi di una serie B a 21 (pensando che solo il Lecco possa davvero avere una chance di cavare un ragno dal buco) torna d’attualità. Così come l’ipotesi di uno slittamento del campionato.

A ogni modo - ciò che che conta - è che sostanzialmente non verrà «tolto» ciò che il consiglio federale ratificherà tra due venerdì: l’iter della giustizia sportiva si è concluso e questa è l’arma pù potente. Come si diceva, non senza pathos per il Brescia che nei giorni appena precedenti l’udienza di ieri aveva preso atto del movimentismo politico attivato da casa Reggina con tentativi di «pressioni» anche ad alti livelli. Insomma, fino a che ieri non è arrivato il dispositivo (le motivazioni saranno rese note tra 10 giorni) del collegio di garanzia, nessuno si è lasciato andare o ha cantato vittoria : qualche sorpresa, a un certo punto, è stata temuta. Con la fiducia che era però tornata massima al termine dell’udienza, poco dopo le 18.

Gli avvocati del Brescia Giacomo Fenoglio e Avelio Presutti, avevano riferito di un’arringa particolarmente dura da parte della Figc (che insieme alla Lega B si era costituita contro la Reggina: la federazione nel suo intervento aveva infatti paventato i troppo rischi legati all’ammissione del club calabrese. Tra tutti, il rischio di perdere la squadra strada facendo e di ritrovarsi con una serie B a 19.

Tutto fatto

La Figc, per sostenere le proprie ragioni - ma dunque anche le ragioni del Brescia - ha citato anche il caso Chievo e ha ribadito che il provvedimento di omologa del piano di ristrutturazione del debito della Reggina da parte le tribunale, non è ancora definitivo. Tesi accolte dal Collegio di garanzia.

Entro oggi va presentata l’iscrizione al campionato di serie B: ma il Brescia l’ha già depositata da giorni. E ora si può finalmente concentrare sul piano sportivo, fin qui rimasto congelato, di ripartenza.

La serie B è in una situazione di gran caos, il calcio italiano ne esce ancora malissimo (c’è da andare a nascondersi), ma almeno il Brescia che aveva perso la sua «casa» sul campo meritatamente, altrettanto meritatamente la ritrova per riscontri economici felici. Sì, è stato un buon compleanno: si può tirare un....sospiro di sollievo sulle 112 candeline di storia.

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