Virtus-Germani sempre più vicina, Cotelli: «Quasi perfetti per giocarcela»

Da un lato è la classica partita che non ha bisogno di particolari presentazioni. Dall’altro è «caricata» dal precedente del tutto inedito della finale scudetto dello scorso giugno, vinta dalla Virtus Bologna sulla Germani 3-0. Su quella serie, però, pesò l’infortunio in gara-1, verso la fine del terzo quarto, di Momo Ndour. Nel corso dell’estate il refrain tra i tifosi bresciani è stato: «Se il senegalese fosse rimasto in campo magari non avremmo vinto lo scudetto, eppure...».
Adesso si torna in quel palazzetto per il posticipo della dodicesima gara di andata, con insoliti equilibri di classifica. Della Valle e compagni sono primi a quota 20. Bologna insegue a 18. La palla a due, dopodomani, lunedì, è alle 20.
Condizioni
La notizia cattiva è che si potrebbe tornare a giocare alla Virtus Arena ancora privi di Ndour. «Siamo al 50-50 - spiega il coach della Pallacanestro Brecia Matteo Cotelli in conferenza stampa, a San Zeno -. Il giocatore ha subito una botta da Alviti contro Varese, mentre andava a canestro. Ha mal di schiena. Fin qui non si è allenato. Oggi (ossia ieri, venerdì, ndr) camminava meglio. Stiamo a vedere».
Non una tegola, ma una maxi-tegola per i biancoblù, dato che il senegalese è un elemento fondamentale in difesa, un equilibratore e pure un’arma affilatissima nella metà campo offensiva. «D’altra parte - fa notare ancora l’allenatore della Germani - siamo chiamati a essere quasi perfetti per giocarcela contro la Virtus Bologna».
Capitolo stato di salute della squadra più in generale, il resto delle notizie sono buone. «Demetre Rivers ha completamente recuperato dal fastidio muscolare che lo aveva colto poco prima del match di Reggio Emilia (ma l’ala piccola ha sempre giocato, pure domenica scorsa con Varese, ndr). Il reinserimento di CJ Massinburg procede bene».
L’esterno
E viene da chiedere a Cotelli se, alla luce della probabile assenza di Ndour, non sia proprio l’esterno di Dallas l’uomo chiamato a giocare la prima vera «gran partita stagionale». Ovvio, in un altro ruolo e con caratteristiche molto diverse. «Sta sempre meglio - sottolinea l’head coach della Germani -. Fin qui non siamo mai riusciti ad averlo a pieno regime. Ha forse iniziato in questa settimana. Chiaramente, può contribuire ad alzare il nostro livello di qualità, specie quello della second unit. È arrivata la sua famiglia, ha ritrovato il PalaLeonessa, dato che era sceso in campo solo in due partite in trasferta, è riuscito a segnare dal campo...».
Potenziale offensivo. La Virtus Bologna ha tante soluzioni, e sta dimostrando di sapersi destreggiare ottenendo risultati di qualità tanto in serie A quanto in Eurolega. Ha un realizzatore puro, designato, in grado di spaccare le partite, come la guardia ventisettenne Carsen Edwards, già capocannoniere dell’ultima Eurolega col Bayern Monaco. Di fronte a talenti del genere le scelte possono essere molteplici. Lasciare che si «sfoghi», evitando che metta in ritmo i compagni. Provare a trattarlo con attenzione, senza però concentrare tutto su di lui. «Non credo nelle soluzioni estreme e non dobbiamo staccarci dalle cose che ci hanno portato fino a qui - conclude Cotelli -. Siamo anche curiosi di vedere che sappiamo fare se il livello si alza così tanto».
Certo, con la possibilità di avere Ndour sarebbe comunque un’altra cosa...
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