Germani, il piano conferme è quasi completo: ora manca solo Ndour

Il giro delle conferme per la prossima stagione è sostanzialmente finito, a parte per quanto concerne Ndour. La Germani può realmente festeggiare il proprio mercato «conservativo».
Lo scudo protettivo
Cosa dovrebbe fare una società che ha appena vissuto la stagione migliore di sempre, se non provare a mantenere la rosa intatta? Chiaro, posto che attorno a Cotelli ci sarà un sacrosanto scudo protettivo, sarebbe stato bello vivere un altro anno con Poeta. Alla partenza di Dowe, nel frattempo, si è risposto con quello che, sulla carta, è un upgrade: l’arrivo di Massinburg. Chiaro, la questione Ndour è delicatissima. L’ala-centro senegalese è molto di più di un grande giocatore. È un elemento con caratteristiche rare che dà equilibrio a tutto e tutti.
In prima linea
L’ad di Germani Spa Mauro Ferrari e il figlio Andrea, responsabile del progetto Germani West Africa a Dakar, stanno cercando di convincere l’ex – tra le tante – New York Knicks e Real Madrid a restare, e a cominciare la stagione subito (lui preferirebbe prendersi qualche mese di riposo), anche perché la Pallacanestro Brescia si è guadagnata la chance di giocare la Supercoppa (sabato 27 e domenica 28 settembre, al Forum di Assago). La trattativa, come si diceva, è portata avanti in prima persona da Ferrari, che – dati alla mano – ha poco da dimostrare in fatto di capacità diplomatica. L’incontro definitivo dovrebbe aver luogo non più tardi del prossimo weekend. Non resta che attendere. Ma non troppo, perché Cotelli ha necessità di avere il roster al completo in tempi brevi.

Il piano B e C
Nel caso deve scattare il piano B, che consiste nell’ingaggiare un giocatore «alla Ndour». Ma si tratta di merce abbastanza rara. I migliori atleti con quelle caratteristiche si sono già accasati in Eurolega. Esiste poi il piano C: aspettare Momo e prendere uno straniero a gettone. Intanto, si diceva, la Germani si gode le conferme. Al di là di Della Valle (contratto fino al 2028), Bilan (2027) e Ivanovic (2027), una bella fetta di squadra ha l’accordo in scadenza nel 2026. Parliamo di Burnell, Rivers, Mobio, Cournooh e Ferrero. Ferrari l’aveva detto a giugno.
«Last Dance»
Tra un anno dovremo rifondare. Per molti di questi giocatori potrebbe essere una sorta di «Last Dance» in biancoblù. Tutta da vivere, dopo un’annata – quella finita da poco – che sarà impossibile dimenticare.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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