Basket

Germani non stop, carica Magro: «È tempo di spingere ancora»

Domani la trasferta a Venezia per la Pallacanestro Brescia. Il coach: «Lontano per cercare altre conferme, ma sarà una gara dura»
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GERMANI CONTRO LA CABALA
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Prima la Facoltà di Chimica. Poi quella di Scienze Motorie. Infine... Walter De Raffaele, e l’inizio di una vita nel basket professionistico, proprio a fianco del coach labronico. Inizialmente a Livorno, poi a Reggio Calabria. «È la persona che mi ha offerto la prima possibilità nella pallacanestro e mi ha fatto smettere di frequentare l’università», afferma con un sorriso Alessandro Magro.

L’inizio della sua traiettoria sportiva è una delle tante chiavi di lettura di Reyer Venezia-Germani Brescia, in programma domani, domenica, al Taliercio, con palla a due alle 19, gara valida per la diciottesima giornata di serie A.

La squadra che, almeno sulla carta, dovrebbe stare sopra in classifica, guarda la Pallacanestro Brescia dal basso. La Germani è sesta a 18 punti, in piena zona play off, i lagunari hanno quattro punti in meno e faticano. Moss e compagni sono reduci da cinque vittorie consecutive e da tre gare casalinghe sfruttate come meglio non si poteva. La Reyer ha perso gli ultimi due incontri di campionato contro squadre non irresistibili (Varese e Cremona), lontano dal Taliercio. Il periodo d’oro di Brescia - sei vittorie in sette partite - è iniziato proprio il 4 dicembre scorso, col successo del PalaLeonessa sugli orogranata. Corsi, ricorsi, ritorni, cui si aggiunge la tradizione: il parquet del Taliercio è storicamente ostico per la Leonessa del basket.

Il piatto è ricco. Magro, nella conferenza stampa di presentazione, ha voglia di raccontare la sfida in profondità. Il concetto principale è uno: non si può pensare che Brescia viaggi perennemente ai ritmi di queste ultime uscite, ma vincere ancora, stavolta in trasferta, darebbe ulteriore slancio e corpo a un percorso che diventa, domenica dopo domenica, sempre più interessante. «Vogliamo provare a spingere ancora - esordisce il coach toscano -. Contro Sassari, domenica scorsa, abbiamo vinto una gara che si è giocata possesso su possesso. Mesi fa l’avremmo persa. Adesso...». Insomma, un'ulteriore prova della raggiunta maturità della Pallacanestro Brescia edizione 2021-2022. «Il mio desiderio è trovare conferme anche lontano dal PalaLeonessa. Chiaramente, non sarà semplice. La Reyer ha talento, esperienza e desiderio di riscatto. Dai nostri avversari mi attendo una reazione d’orgoglio».

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Dietro a Olimpia Milano e Virtus Bologna non c’è una vera e propria «prima tra le normali». Brescia può aspirare a ricoprire quel ruolo? «Confermarci in trasferta darebbe sostanza a questa volontà. Sogniamo in grande, ma siamo realisti. E quel posto è aggredito pure da Trieste e Trento, che stanno dando solidità ai rispettivi cammini in campionato. Sassari è in ripresa. E sono certo che Venezia, in questo girone di ritorno, tornerà a far sentire la propria voce». La Reyer «ha cambiato molto, ha inserito Theodore, sta per lanciare Morgan. Non sappiamo se Daye sarà della partita. È una squadra difficile da studiare e da prevedere, ed è allenata da un grande coach. Come sempre, col mio staff cerco di immaginare le mosse dell’avversario, per poi metterlo in difficoltà. Dovremo cercare di colpire in transizione. E, naturalmente, non potremo prescindere dalla condivisione del pallone».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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