Basket

Germani e la filosofia «non stop»: «Sempre pronti a giocare»

De Benedetto e la ricetta dei biancoblù in pandemia: «Dialogo con l’Ats e test, per evitare di stare fermi»
Il direttore generale Marco De Benedetto - © www.giornaledibrescia.it
Il direttore generale Marco De Benedetto - © www.giornaledibrescia.it
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Finché si può giocare, si gioca. Finché ci si può allenare, ci si allena. C’è un protocollo sportivo (con meno di sei atleti contagiati si può scendere sul parquet per le gare di campionato) e a quello ci si attiene. La proverbiale «prova provata» circa l’atteggiamento della Germani verso la situazione pandemica è la partita giocata lo scorso 27 dicembre a Treviso. Con tre indisponibili - John Petrucelli, Paul Eboua e Salvatore Parrillo - e quattro ragazzi delle giovanili a referto - Santiago Corona, Ivan Mobio, Djiya Biatcha e Francesco Rodella - i biancoblù non hanno cercato scorciatoie e sono andati al PalaVerde.

E la sfida, giocata in un turno con sei gare rinviate, era tutt’altro che priva di valore, perché contro una diretta concorrente nella lotta per la Final Eight di Coppa Italia. Fuor di metafora, la Germani avrebbe potuto puntare a giocarsi le proprie carte con la Nutribullet in tempi migliori, ma non l’ha fatto. Senza voler entrare nel merito delle eventuali decisioni di altre realtà italiane (ciascuna con le proprie situazioni particolari), la linea della Pallacanestro Brescia è stata fin qui piuttosto chiara: fermarsi mai, nemmeno con gli allenamenti, e giocare sempre. Moss e compagni avrebbero affrontato Brindisi il 2 gennaio e Pesaro ieri, nonostante le assenze.

A proposito, il bollettino - oggi - parla di tre giocatori completamente recuperati dal Covid e già aggregati al gruppo, ossia Petrucelli, Eboua e Parrillo. Sei i nuovi positivi, tra roster e staff. La squadra si è comunque regolarmente allenata fino a sabato, si è fermata ieri e oggi tornerà a lavorare con chi c’è. 

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«Non siamo eroi e non facciamo niente di speciale - afferma il direttore generale Marco De Benedetto -. Semplicemente, attraverso il nostro staff medico, ci accordiamo con l’Ats e seguiamo scrupolosamente il protocollo sportivo. Veniamo testati ogni giorno. Chi risulta positivo viene isolato. Chi è negativo si allena».

All’orizzonte c’è la partita con Brindisi, in programma al PalaLeonessa domenica 16 alle 20. La speranza «è quella di recuperare tutti i giocatori», sempre che non arrivi un’altra ondata di positività nel gruppo squadra biancoblù. Nell’Happy Casa c’è un focolaio con dieci contagiati, che potrebbero negativizzarsi nella seconda parte della settimana. Ma dopodomani, mercoledì, dalla Conferenza Stato-Regioni cui prenderanno parte anche i rappresentanti della Legabasket potrebbe arrivare un giro di vite che dovrebbe ridurre di non poco i rinvii.

Su questa base, si profila anche una data per il recupero di Germani-Pesaro, gara con la quale si potrebbe finalmente chiudere il girone di andata della Pallacanestro Brescia. Il giorno individuato è giovedì 20 gennaio. Nel frattempo - e verrebbe da dire «purtroppo» - si avvera la profezia di coach Magro e dello stesso De Benedetto, che la scorsa estate avevano risposto allo scetticismo circa un roster lungo (rotazione a undici) alla luce di un solo impegno stagionale affermando che in tempi di pandemia era meglio farsi trovare pronti. In estate, in pochi si immaginavano che il campionato si sarebbe impantanato nei mesi freddi. Invece... 

Intanto la scelta di non intervenire sul mercato è stata fin qui vincente. «La tentazione di cambiare - afferma ancora De Benedetto - a volte è forte. Ogni tanto fare movimenti può sembrare anche più facile rispetto al contrario. La nostra posizione, però, è sempre stata chiara: credevamo nel gruppo, e per modificarlo avremmo dovuto trovarci di fronte a opzioni di inequivocabile miglioramento».

Queste opzioni non si sono presentate e, contestualmente, la squadra ha ingranato, dopo un brutto passaggio a vuoto di altri tre ko di fila dopo quelli d’inizio campionato. «Ma in ogni stagione - chiosa De Benedetto -, anche nelle migliori, esistono momenti no, che poi si rivelano propedeutici alla crescita».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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