Covid a Pesaro: la Germani deve restare ancora ferma

Difficile immaginare uno scenario più sfavorevole. La Lega Basket aveva appena ridisegnato il calendario, e il calendario s’è già sgretolato. A Pesaro c’è un focolaio Covid. Si tratterebbe di quattro giocatori e tre membri dello staff. L’isolamento di gruppo è la conseguenza diretta, così come il rinvio della partita di questa domenica, al PalaLeonessa, contro la Germani. Un rinvio per il quale si aspetta solo l’ufficialità da parte della Lega, attesa oggi.
Per Brescia, una doppia beffa. Dopo aver saltato la gara di domenica scorsa contro Brindisi (tutto il turno è stato posticipato al week end del 15 e 16 gennaio), Moss e compagni sono costretti a restare nuovamente fermi. E non è tutto, perché di ieri è la notizia di un focolaio pure nel club pugliese. Dieci componenti del gruppo squadra dell’Happy Casa sono infatti risultati positivi al Covid a seguito di tamponi molecolari eseguiti martedì.
La società, si legge in una nota, ha attivato le procedure previste, informando la Asl e le autorità competenti. Le attività della prima squadra sono dunque state sospese fino a ulteriori disposizioni. Non ci sono determinazioni, al momento, per il match di questa domenica, al PalaPentassuglia contro Napoli, ma il rinvio pare piuttosto scontato. Per adesso, resta in calendario la sfida alla Germani (domenica 16 gennaio, palla a due alle 20), ma le chance che la gara si giochi in quella data non sono moltissime.
Per quanto riguarda Brescia-Vuelle, il club con sede a San Zeno ha bloccato le prevendite dei biglietti. Si ipotizza un recupero tra il 16 e il 23 gennaio, in infrasettimanale, ma ormai - stiamo nuovamente imparando ad abituarci - ogni calcolo può venire ribaltato nel giro di poche ore. Così come, si diceva, è accaduto per il «piano B» della Lega per far quadrare il girone di andata. Un piano che consisteva nel cancellare la giornata in programma il 2 gennaio (la quattordicesima, quella di Germani-Brindisi) per recuperarla nello slot della prima di ritorno (15-16 gennaio), e nel tenere «saldo» il turno di domenica 9 (Brescia-Pesaro).
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In casa Pallacanestro Brescia gli sviluppi di queste ultime ore hanno lasciato un retrogusto più che amaro. Alla luce di tutto - è il pensiero della dirigenza - sarebbe stato meglio giocare domenica scorsa contro l’Happy Casa, dato che - in quel momento - la sfida poteva essere disputata.
Il programma del gruppo allenato da Alessandro Magro prevede che gli allenamenti proseguano. Ma pure tra i biancoblù la guardia resta alta. Di giorno in giorno, praticamente in ogni squadra, vengono infatti a galla nuovi casi di positività. A Brescia è già capitato e potrà capitare ancora, anche se in questo scenario la comunicazione è affidata alle note diramate dallo stesso club, che prima di esplicitare casi di contagio attende le documentazioni ufficiali.
I biancoblù avevano appena reinserito in gruppo John Petrucelli, out dalla vigilia del match contro Cremona, al pari di Paul Eboua. Il lungo è sulla via del recupero, così come Salvatore Parrillo, out (sempre per Covid) da prima della vittoria a Treviso del 27 dicembre. In quella che è destinata a restare ancora per un po’ l’ultima partita di campionato giocata da Brescia.
In linea generale, anche la speranza di «sistemare» il girone d’andata con la disputa di tutte le gare rimaste in sospeso entro il 23 gennaio (giorno in cui dovrebbe cominciare il ritorno) pare quanto mai vana. L’obiettivo della Lega resta quello di chiudere la fase ascendente della regular season il prima possibile, e di tutelare la disputa della Final Eight di Coppa Italia, in calendario dal 16 al 20 febbraio alla Vitrifrigo Arena di Pesaro. Ma la serie A è nel caos, ed è destinata procede in modo incerto e asimmetrico.
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