Germani, cosa ha portato a scegliere Cotelli come nuovo allenatore

L’ex assistente è l’head coach più giovane del massimo campionato, martedì la presentazione ufficiale
Al centro, il nuovo coach Cotelli - Foto New Reporter Checchi  © www.giornaledibrescia.it
Al centro, il nuovo coach Cotelli - Foto New Reporter Checchi © www.giornaledibrescia.it
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Per Matteo Cotelli è un regalo di compleanno anticipato di una ventina scarsa di giorni. Regalo, probabilmente, è la parola sbagliata, perché l’investitura a capo allenatore della Germani è qualcosa che il quasi trentottenne bresciano ha meritato sul campo.

La promozione anticipata

La Pallacanestro Brescia lo alleva da tanto tempo. È in prima squadra da 11 anni, con il ruolo di assistant. Probabilmente sarebbe diventato head coach al termine del ciclo di Peppe Poeta. Il ciclo di Peppe Poeta, come sappiamo, è finito prima del previsto, a causa... dell’eccezionalità della stagione appena conclusasi. L’Olimpia Milano ha deciso che il trentanovenne campano rappresenterà il futuro. Di ieri a mezzogiorno l’annuncio che Cotelli è l’uomo scelto per prenderne il suo posto. Tra le persone che hanno preso il ruolo di capo allenatore a Brescia è il più giovane, e sarà l’allenatore più giovane della serie A (almeno, in attesa della scelta di Trieste).

L'annuncio di Cotelli - Foto dal profilo Instagram della @pallacanestrobrescia
L'annuncio di Cotelli - Foto dal profilo Instagram della @pallacanestrobrescia

Lo staff tecnico

La storia recente è nota. Poco dopo gara-3 (martedì 17 giugno) si sono fatte insistenti le voci che volevano Poeta lontano da Brescia. Quella di Cotelli è parsa a tutti – in primis a Mauro Ferrari – una delle scelte più logiche, se non la più logica. Sono girati altri nomi. Reali? Suggestioni? Max Menetti, Cinzia Zanotti, Andrea Capobianco. La pista dell’ormai ex assistente non è mai stata cancellata. Resta da capire come rimpolpare lo staff di Cotelli, di cui farà di certo parte Gianpaolo Alberti. Anche David Moss dovrebbe restare, con il ruolo di playar development coach. Servirà almeno un altro assistente. S’era parlato di un «senior» alla Marco Calvani o alla Cesare Pancotto, ma in realtà lo staff potrebbe rimanere giovane.

Il roster

La missione del nuovo coach è facile e difficilissima al contempo. Facile perché, verosimilmente con un roster molto poco modificato (via Dowe, arriva Massinburg, grande colpo, si può salire a sette stranieri se resta Ndour ingaggiando un lungo «insurance»), avrà tutti «gli appunti di Poeta» a disposizione, per proseguire sulla strada del progetto tecnico che ha portato i biancoblù alla finale scudetto. Difficile perché, appunto, al pietra di paragone è proprio una stagione conclusa arrivando all’ultimo atto. Il pubblico bresciano, però, sa aspettare e proteggere. Lo avrebbe fatto anche con Poeta... se Poeta fosse mai andato male. La squadra, oltretutto, è molto esperta e ricettiva. Avrà ancora gerarchie chiare e possiede tanto qi cestistico.

In carriera

Cresciuto come allenatore nel Basket Brescia Leonessa, dall’estate del 2011 e per il triennio successivo, Cotelli ha ricoperto diversi incarichi rilevanti, in qualità di tecnico, all’interno del settore giovanile, contribuendo alla crescita e al consolidamento delle diverse formazioni. Nella stagione 2014-2015 è stato inserito come secondo assistente allenatore nello staff tecnico della prima squadra, guidata da Andrea Diana in serie A2. In seguito ha rivestito il ruolo di assistente allenatore e vice allenatore, a Brescia, lungo un decennio. Ha lavorato con Vincenzo Esposito, Maurizio Buscaglia, Alessandro Magro e, appunto, Poeta. Con i colori biancoblù ha conquistato una promozione in serie A, al termine del campionato 2015-2016 e ha alzato la Coppa Italia nel 2023. È infine uno dei principali relatori dei clinic della Pallacanestro Brescia Academy.

Sarà presentato alla stampa dopodomani, martedì, alle 18, nella sede del club, a San Zeno. Poco dopo partirà per la Summer League con il consulente del club Marco De Benedetto e con lo stesso Poeta, che su Instagram ha dedicato a Cotelli un pensiero affettuoso: (sono il) «tuo primo tifoso». Chissà che proprio da quel viaggio non arrivi proprio il lungo che Brescia cerca.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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