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Decathlon Germani: Treviso sconfitta, riscritta la storia

Il PalaLeonessa va in estasi per i protagonisti del record di dieci vittorie consecutive Gara senza storia: puro show
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GERMANI: DECIMA VITTORIA
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È 10-101. Sembrerebbe alfabeto Morse, un codice binario. Invece è il modo in cui la Germani decide di festeggiare la decima vittoria consecutiva in campionato, che costituisce un nuovo, storico record. Centouno sono i punti inferti come stilettate all’inerme Treviso, squadra esausta e che, come se non bastasse, perde Russell - fulcro del gioco - troppo presto, ossia dopo meno di 15 minuti di gara. Così il successo, celebrato a lungo dopo la sirena finale, viene colto quasi alzando il piede dall’acceleratore. Lasciando comunque spazio allo spettacolo puro. Generato, però, senza leggerezze o personalismi.

Riaccendere l'entusiasmo

Perché questa è la filosofia della Pallacanestro Brescia, macchina splendida che ha saputo riaccendere l’entusiasmo in una piazza oggi adorante, comprensibilmente galvanizzata dal gioco e dallo spirito di una squadra e di uno staff che, sul parquet e in panchina, esprimono valori (non necessariamente solo tecnico-tattici) di rilievo. Spettacolarità e sostanza sono due elementi che, nella Germani 2021-2022, vanno a braccetto. Perché se Tortona e Reggio Emilia, con i successi rispettivamente su Dinamo Sassari e Cremona, compiono un passo in avanti, i biancoblù, con la decima vittoria consecutiva (101-78 il finale, due punti ottenuti con la mano sinistra) costruiscono un’altra staccionata attorno al terzo posto in classifica, salendo a quota 28 punti, e tenendo le inseguitrici a 6 lunghezze di distanza. E allora Cremona, Treviso, Brindisi, Pesaro, Dinamo Sassari, Reyer Venezia, Fortitudo Bologna, Trieste, ancora Brindisi e ancora Treviso. Nel primo campionato col ritorno asimmetrico, le dieci tappe della clamorosa serie (aperta) in campionato meritano di essere ripetute come una filastrocca.

Il decathlon

L’impresa mette in mostra non solo le doti tecniche della Germani, ma anche la capacità di resistere, pure psicologicamente, a una serie di eterogenee avversità, prima e durante questo filotto. Tanto che varrebbe la pena di parlare di decathlon: ogni vittoria è stata diversa nella propria genesi, così come diversa è ogni disciplina della specialità dell’atletica leggera. Pesce rosso. Al PalaLeonessa finisce con squadra, staff, dirigenza e proprietà a raccogliere cori dal pubblico. Ne viene cantato uno per ogni protagonista. Tutti indossano la t-shirt celebrativa delle dieci vittorie. Quella che il 9 dicembre del 2017 restò nel cassetto per colpa della Dinamo Sassari corsara al PalaGeorge, dopo i nove successi della banda di Diana (Magro era in panchina, come assistente).

I protagonisti e la festa

Mitrou-Long indica «dieci» con le dita verso la curva degli Irriducibili due minuti prima della fine. Cobbins festeggia con la famiglia al completo. Ci sono bambini che aspettano con deferenza Della Valle per un autografo. È una festa che è giusto e meritato godersi. Andrebbe però anche smaltita presto. Come direbbe l’allenatore di calcio - ma che di calcio nulla sa - Ted Lasso, protagonista dell’omonima, premiata serie tv: «Be a goldfish». Ossia, sii un pesce rosso. Perché tra gli esseri viventi sulla terra è quello con la memoria più breve. Vinci e dimentica, visto che domenica arriva a Brescia l’Olimpia Milano. L’unica squadra che da dicembre a oggi ha saputo battere i biancoblù, una volta in campionato, una volta in Coppa Italia. Quale avversaria migliore, per tenere alta la tensione dopo questa sbornia di gioia? Magari - ne parliamo a parte -, da affrontare con un Kuzminskas in più? Nella vittoria su Treviso ci sono comunque numeri e fotogrammi memorabili. In una gara sempre comandata, ecco l’ennesima prova magnifica di Della Valle (23 punti, 6 assist, un clamoroso 5/6 da tre, con alcuni tiri scagliati da posizioni assurde). Poi, i 15 punti di Long, Petrucelli e Cobbins (per il centro anche 7 rimbalzi). Gabriel, infine, è uno spettacolo nello spettacolo: nel terzo quarto inchioda due schiacciate e la prima è già «giocata dell’anno», in faccia a Sims, su assist di Della Valle. È 10-101: alfabeto morse, codice binario. Resterebbe tale anche se le vittorie diventassero 11.

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