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Basket, vittoria Germani: la nona vittoria merita un Brindisi

Della Valle non c’è, spunta un Laquintana strepitoso Record del 2017 eguagliato Ferrari: «Ora si fa la storia»
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LA GERMANI SUONA LA NONA
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Tra gli spunti da cui iniziare c’è l’imbarazzo della scelta. La vittoria per 88-83 al PalaPentassuglia di Brindisi consente alla Germani di eguagliare il record di nove successi in campionato stabilito all’inizio della stagione 2017-2018. Il blitz viene messo a segno nonostante l’assenza di Della Valle, capocannoniere della serie A, finalizzatore designato della squadra, perennemente in doppia cifra da inizio stagione. La guardia è bloccata da un virus gastrointestinale. Non era partito per Brindisi, ma fino all’ultimo si sperava di farlo salire su un aereo ieri mattina, in tempo per la palla a due. Poi, si è preferito non forzare.

Conferme

Pur senza Amedeo, la Germani è protagonista di una prestazione di incredibile sostanza. I punti «sicuri» della guardia di Alba vengono assorbiti dal terzetto che ti aspetti e non ti aspetti: Mitrou-Long torna a giocare da par suo, nonostante l’imprecisione da tre (2/7), e chiude con 20 punti. Poi, due esterni che nella sera del PalaPentassuglia decidono di superarsi, stabilendo i rispettivi career high in serie A: Petrucelli ne segna 23, un Laquintana incredibile 20, di cui 17 in un ultimo quarto travolgente. «Questo è un gruppo di uomini veri - chiosa Mauro Ferrari, amministratore delegato di Germani Spa a fine gara -. Adesso cerchiamo la decima vittoria per entrare nella storia». L’occasione si presenterà domenica, al PalaLeonessa, contro Treviso. Intanto il nono successo consente di scavare ulteriormente il solco e proietta la Pallacanestro Brescia a quota 26, sempre più terza in solitaria dietro Olimpia Milano e Virtus Bologna. La gara di Brindisi nascondeva parecchie insidie ancor prima della defezione di Della Valle: la voglia di risalire dell’Happy Casa, il palazzetto rovente, l’inserimento nel roster pugliese di un giocatore «folle» come Gentile, ieri tenuto a 16 punti, ma comunque autore di due triple spaventose, con angolazioni di tiro di quelle che sfidano le leggi della meccanica e della balistica. La vittoria era incredibilmente strategica per mettere fuori combattimento una delle più agguerrite inseguitrici. Ne restano altre, specie Trento e Tortona.

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La gara

  • Germani Brescia - Happy Casa Brindisi
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Tutto a tempo debito. Intanto, tra le diapositive della serata magica scegliamo lo sfondamento subito da Gabriel da parte di Clark nell’ultimo quarto, in un momento cruciale. L’ala grande vola a terra, la panchina esulta, tutti i compagni saltano addosso a Kenny e fanno a spintoni per aiutarlo a rialzarsi. Un grande spirito di gruppo, per una vittoria già storica. All’inizio è Brindisi a esprimersi meglio, e al 5’ conduce sul 15-7. L’Happy Casa si gioca il quintetto extra-large, con in campo, contemporaneamente, Gentile, Gaspardo, Adrian e Perkins (20 punti, top scorer dei padroni di casa). Da una parte, quella brindisina, entra tutto. Compresa una tripla di tabella di Gaspardo. Dall’altra il canestro sembra essere coperto da una lastra di vetro. I pugliesi doppiano la Germani sul 24-12, e chiudono la prima frazione avanti sul 26-16. Gabriel prova a dare la sveglia in difesa, e nella seconda parte di segmento comincia a crescere Petrucelli. Long pareggia al 19’ a quota 39 con una tripla centrale. Cartolina prima della pausa lunga: Gabriel che cancella Gentile. E una di «quelle» giocate alla Gabriel, quelle che fanno vibrare l’aria e spostano l’inerzia. Al 20’ è equilibrio totale. Un Petrucelli tutto coraggio porta Brescia al primo vantaggio a inizio terzo quarto. La successiva tripla di Gabriel configura uno strategico break di 5-0. I padroni di casa non cedono; al 35’ è 46-45 Germani. Il quarto sferraglia via tesissimo e punto a punto. Brescia lo chiude in small ball. I padroni di casa sgasano e staccano sul 59-54 del 30’. Inizia il Laquintana show. Brescia rimette la testa avanti. Le scintille tra Petrucelli e Gentile valgono un doppio tecnico. Per John è il quarto fallo, ma Brescia sa riaccendersi, fugge con Petrucelli e Long, s’incendia con l’intensità di Laquintana. È il momento chiave. Gentile si prende il secondo tecnico e lascia la partita. Il PalaPentassuglia insorge contro gli arbitri. È una vittoria esaltante e pesantissima. La Germani non ha più limiti.

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