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TMax 500, dieci anni di successi e un futuro sempre radioso

Il potente bicilindrico rappresenta la punta d'eccellenza e non ha mai lamentato problemi. Elevato il costo, ma prestazioni super.
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Dieci anni di successi e ancora oggi il TMax 500 rende pieno merito alle scelte della Yamaha che con questo scooterone ha sbaragliato tutti i numeri di vendita della concorrenza. Allora, e si parla dell'anno 2000, la presentazione di questo nuovo scooter con motore a due cilindri sconvolse il pianeta degli scudati «a ruote basse», sino a quel momento abituato a modelli dotati di motori a un cilindro e con cubatura più ridotta. Il TMax 500 di casa Yamaha regge dunque ancora molto bene la concorrenza con grande merito: il prezzo di listino di questo scooter Yamaha, oggi attestato ben oltre i 10.000 euro, non è per nulla un freno per quegli appassionati che vedono in questo mezzo il naturale compendio tra una performante motocicletta e un comodo e protettivo scooter da usarsi sulle strade urbane o nelle piacevoli gite fuori-porta.
Con questo 500 a due cilindri per la prima volta si è dato vita a quel concetto di moto automatica più di una volta ricercata da tanti costruttori di motociclette che avevano cercato, più volte, di abbinare il motore a trasmissione automatica - proprio degli scooter - con la sicurezza della più classica motocicletta: il TMax per la prima volta riuscì a coniugare tante caratteristiche di comodità e di praticità. Oggi, a dieci anni dal lancio sul mercato, il TMax della Yamaha vanta ancora un saldo primato nelle vendite tra i grossi scooter, dando grandezze di vantaggio ai prodotti (seppur ottimi) della concorrenza che manca dell'appeal e delle positive caratteristiche di questo modello. Due cilindri paralleli (il terzo è senza camera di scoppio per controbilanciare le vibrazioni), iniezione elettronica, alimentazione a carburatori, trasmissione a variatore continuo; dal primo modello di TMax sono stati tanti i cambiamenti che non hanno però stravolto l'idea di base: nuova è la coppia dei freni a disco anteriori e da qualche anno c'è anche l'Abs; il telaio è stato completamente rinnovato negli anni mentre dal punto di vista estetico nuova è la strumentazione resa oggi più ricca e leggibile; limitate ma piacevoli le tante piccole modifiche alla carrozzeria.
Il TMax è un mezzo polivalente che risponde alle esigenze del motociclista italiano offrendo comodità come le moto da granturismo con prestazioni degne di una moto sportiva. L'affidabilità (negli anni è stato denunciato solo qualche problema alla pompa della benzina) è a tutta prova: tanti Yamaha TMax hanno superato il traguardo dei 100.000 chilometri con la sola manutenzione.
Luca Scarpat

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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