Ta Lou e Tortu a Brescia per la prima edizione del Grand Prix

Osservata dalla terrazza dell’Hotel Vittoria la cupola del Duomo in linea d’aria più o meno è a circa cento metri, la distanza che l’8 settembre a Sanpolino copriranno Marie-Josée Ta Lou e Filippo Tortu. La sprinter ivoriana e il velocista azzurro sono i testimonial della prima edizione del Brescia Grand Prix, il meeting internazionale che proietterà la città nel firmamento mondiale dell’atletica. La riunione inserita nel livello Bronze del Continental Tour sarà la più importante mai ospitata dalla Leonessa.
Basi
L’evento si concretizzerà con l’organizzazione di Raptors e Rosa Associati, la collaborazione del Comune di Brescia e di Fidal Lombardia e la sponsorizzazione tecnica di Nike. Tutti questi attori hanno compiuto un grosso investimento, adesso spetterà alla città credere nell’iniziativa e farla crescere. Le premesse ci sono tutte, a cominciare dalla presentazione avvenuta ieri nel cuore del centro storico alla presenza della sindaca, Laura Castelletti, dell’assessore con delega allo sport, Alessandro Cantoni, del dottor Gabriele Rosa e del presidente di Fidal Brescia, Rolando Perri.
Ci si aspetta un cast di grandi nomi, considerando che l’evento sarà incastrato tra la tappa di Diamond League di Zurigo e la finale di Bruxelles. Non sarà una manifestazione mordi e fuggi, giacché l’impegno è triennale. Pertanto il Gabre Gabric verrà adeguato per garantire almeno 2.500 posti a sedere, in un programma articolato su 14 gare: 100, 200, 400, 800, 110 e 400 ostacoli maschili, 100, 1000, 3000, 100 e 400 ostacoli, alto, asta e martello femminili. Diretta tv nel tardo pomeriggio su Sky.
Sensazioni
«Brescia è ormai una seconda casa, perché ogni volta che vengo trovo le condizioni ideali per allenarmi. Adesso sono qui con mio marito e il mio allenatore John Smith e ci fermeremo fino alla partenza per Parigi. In settembre sarò felice di tornare e di gareggiare nel meeting», racconta Ta Lou, mentre Tortu non nasconde l’entusiasmo. «Una riunione del genere è un vanto per tutta l’atletica italiana, il fatto che si disputi qui testimonia l’elevata considerazione raggiunta da Brescia. Io ci sarò e spero di poter festeggiare le ottime cose compiute a Parigi. I miei obiettivi olimpici sono noti, entrare in finale nei 200 e salire sul podio con la staffetta».
Al via nei 400 ostacoli anche l’ucraina Viktorija Tkacun: «La mia stagione è stata scandita da un infortunio, ma adesso mi sto riprendendo, rifinendo la preparazione proprio a Brescia grazie al Rosa Team, di cui sono onorata di far parte. Mi auguro di poter far bene ai Giochi e di essere in forma anche a settembre. Il mio paesello è vicino a Kiev, quindi non è facile abitare lì in questi tempi, ma faccio di tutto per poter stare vicino alla famiglia».
Al tavolo dei tecnici si fanno pronostici. Per John Smith (storico allenatore di Maurice Greene, Ato Boldon e John Drummond) nei 100 metri di Parigi «il favorito è Lyles, ma occorre avere rispetto per Jacobs», mentre per Gabriele Rosa nella maratona «il discorso è aperto, ma occhio a Yeman Crippa».
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