Sci, l’abbraccio di Manerba a Franzoni

Dalla finestra di casa, a Manerba, Giovanni Franzoni vede il monte Baldo: «È come averla a portata di mano, la neve non mi abbandona mai». Fresco vincitore della Coppa Europa di sci, ieri è stato accolto in municipio dal sindaco, Flaviano Mattiotti, che ha voluto fargli sentire la vicinanza di tutto il paese: «Non ti puoi allenare a Manerba per ovvi motivi - ha detto il primo cittadino -, ma siamo a tua disposizione: ci insegni i valori che trasmette lo sport, che è vita e benessere. E seguendo il tuo esempio, anche io ho ripreso a sciare». L’auspicio del sindaco è che Giovanni possa «riempire un muro di casa delle pergamene che ti regaliamo noi».
L’anno scorso, dopo i successi ai Mondiali Juniores, era arrivato il primo attestato. Il secondo è invece arrivato ieri, con al fianco gli amici dello Sci Club Benaco, la mamma Irene e il nonno Romeo. Giovanni ha riempito uno zaino intero con tutte le sue medaglie e i suoi trofei, uno a uno li ha tirati fuori e si è prestato per le foto di rito: «Sono fortunato - ha detto - perché ormai ho girato il mondo e posso dire di vivere in uno dei posti più belli e accoglienti».
Un posto dove «tira aria buona». Non a caso il pensiero del sindaco è andato anche a Marcell Jacobs, che a Manerba si allena, e a Nicola Speziani, diciassettenne vogatore manerbese campione del mondo 2022 di Indoor Rowing. Ieri, però, era la giornata di Giovanni Franzoni. Che guarda avanti e alle nuove sfide: «Faccio tutto il possibile per migliorarmi di anno in anno. L’obiettivo - ha spiegato - era centrare buoni risultati in Coppa Europa e ora questa può dirsi archiviata: posso concentrarmi su quella del mondo, mettere la testa solo su quella e cercare così di ottenere ottimi risultati anche nella massima serie».
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Prima, però, un po’ di riposo a Manerba: «Qui sono più "pigro" di quel che dovrei. La cosa che più mi piace è andare in bici, stare con i miei amici, fare tutte le cose normali dei ragazzi della mia età. È utile staccare la spina dalla performance, altrimenti si scoppia». E non ci si riesce nemmeno a ricaricare, cosa fondamentale per gli impegni che verranno: «La prossima stagione? Mi concentrerò su gigante, superG e discesa libera, ma anche sullo slalom. Mi piace portare avanti numerose discipline, anche se questo comporta un carico di lavoro maggiore».
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