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Ciclismo, San Geo: il traguardo sul lago di Garda dopo 16 anni

La corsa in programma sabato prossimo apre la stagione dei dilettanti con un percorso rinnovato
La presentazione della gara
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C’era una grande attesa per scoprire i segreti della 98esima Coppa San Geo di ciclismo, la classica gara di apertura del calendario nazionale dilettanti per una stagione che dovrebbe segnare il ritorno alla normalità dopo due anni sofferti per il Covid che hanno messo a dura prova la pratica sportiva e il ciclismo in particolare.

Anni nei quali la Coppa San Geo si è tuttavia sempre disputata, regalando grande spettacolo agli appassionati che quest’anno potranno tornare anche a bordo strada a fare il tifo.

Quest’anno c’è un motivo in più per seguire la corsa valida anche come 52esimo trofeo caduti di Soprazocco memorial Giancarlo Otelli Attilio Nencini in programma sabato 26 febbraio 2022: per la prima volta dal lontano 2006 la corsa si concluderà in riva al lago di Garda, protagonista di edizioni storiche della quasi centenaria gara organizzata da decenni ormai dall’inossidabile Gianni Pozzani con il Gs San Geo e gli amici della Soprazocco, una delle poche società giovanili rimaste attive nella zona.

Gli organizzatori: da sinistra Metelli, Borno, Pozzani e Zucca - Foto Rodella © www.giornaledibrescia.it
Gli organizzatori: da sinistra Metelli, Borno, Pozzani e Zucca - Foto Rodella © www.giornaledibrescia.it

Presentata ieri sera al Ristorante Albergo Sullivan di Ponte San Marco che tornerà ad ospitare, come gli ultimi tre anni, la partenza della corsa, la corsa si svilupperà su un tracciato alquanto tecnico e non privo di difficoltà, in grado di premiare un corridore già in condizione e non debitamente un velocista come è accaduto sovente nelle ultime edizioni. Partita da Ponte San Marco la corsa renderà omaggio a Calcinato con due brevi tornate da 6,4 chilometri l’una per poi trasferirsi verso il lago di Garda, affrontare la salita di Brassina in val Canale, scendere a Polpenazze e poi Manerba. In quel frangente si svolgeranno sei giri da 10,7 km l’uno per poi trasferirsi a San Felice del Benaco per un circuito di 8,6 chilometri da ripetere sei volte con lo strappo, breve ma impegnativo, di Cisano affrontare altrettante volte per una selezione che avverrà in maniera naturale. Alla fine 153 chilometri da vivere tutti con grande intensità.

«Purtroppo - ha sottolineato l'organizzatore Gianni Pozzani con un pizzico di rammarico ma senza voler alimentare eccessive polemiche - abbiamo dovuto modificare all’ultimo minuto il tracciato di gara originariamente approvato dalla Federciclismo per l’indisponibilità manifestata dal comune di Salò che ci avrebbe permesso di affrontare la spettacolare e panoramica salita delle Zette. Con un pizzico di collaborazione certi problemi si sarebbero potuti risolvere. Colgo l’occasione invece per ringraziare le amministrazioni comunali che ci sono state vicine, da San Felice a Manerba e naturalmente un grande grazie va agli sponsor, nelle figure di Luigi Borno, Valentino Metelli, Rudy Zucca e Andrea Sberna per l’apporto dato».

Fra i main sponsor è intervenuto Luigi Borno che ha ringraziato tutti gli appassionati per l’affetto dimostrato in questi anni alla corsa puntualizzando l’intenzione del pool di sponsor di «andare oltre al sostegno della manifestazione, ma destinare alcune risorse anche per il team giovanile Soprazocco al fine di poter allevare i tanti talenti che il territorio bresciano ha dimostrato di avere».

Alla presentazione sono intervenuti oltre ai sindaci dei territori attraversati anche la vice presidente Fci Norma Gimondi, che ha sottolineato l’importanza di questa corsa e la vitalità del movimento che deve ringraziare queste storiche corse, e il presidente regionale Fci Stefano Pedrinazzi.

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