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An dentro o fuori: la «bella» con Trieste mette in palio la finale

Alle 18.30 a Mompiano la complicata serie di semifinale vive il proprio epilogo
Le calottine dell'An in vasca - © www.giornaledibrescia.it
Le calottine dell'An in vasca - © www.giornaledibrescia.it
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Ci saranno tutti sugli spalti. Dai più piccolini fino agli adolescenti. Davanti a loro l’An Brescia dovrà fare l’An Brescia. La famiglia biancoazzurra si stringerà intorno alla prima squadra oggi alle 18.30 a Mompiano: in palio c’è la finale scudetto, mai come quest’anno così difficile da raggiungere.

La squadra di coach Sandro Bovo arriva a gara-3 di semifinale contro Trieste due prestazioni da dimenticare. Una sconfitta nel primo match e una vittoria ai rigori sabato scorso dopo aver dilapidato un largo vantaggio e aver pareggiato nel finale: un cammino impossibile da immaginare alla vigilia e che ha spiazzato addetti ai lavori anche la dirigenza.

A dover dare una spiegazione a tutto, come sempre, è coach Sandro Bovo che però ha più volte ammesso di non aver trovato una giustificazione plausibile a queste due prestazioni. «Dopo esserci guadagnati gara-3 ai rigori, in questi giorni ho visto una squadra motivata - dice l’allenatore - e spero che in acqua scenda un gruppo cattivo, con mordente. Servirà grinta, determinazione, dobbiamo recuperare quel carattere che negli anni ci ha contraddistinto: anche quando abbiamo perso, non abbiamo mai mollato. Abbiamo perso, ma a testa alta. Questo ci ha portato a superare mentalmente tutte le batoste. È una partita, dobbiamo solo giocare».

È chiaro che Bovo avrebbe preferito sistemare l’aspetto tecnico, non quello mentale: «Di sicuro mi aspetto che Trieste arrivi qui senza paura - conclude il coach -. Sarà cattiva e farà di tutto per raggiungere il risultato. Spinta da quella spudoratezza cara a chi ha solo tutto da guadagnare. Ma è tutto nelle nostre mani». 

Da Mompiano uscirà la finalista: per Trieste l’accesso alla finale sarebbe un traguardo storico, per Brescia non arrivarci sarebbe un fallimento: «Ognuno di noi sa quello che vuole - dice capitan Christian Presciutti -. Una partita così non ha bisogno di stimoli: Brescia gioca sempre per vincere e senza paura, qualsiasi sia l’avversario». L’unica certezza è che la squadra vincente dovrà vedersela, come ormai ogni anno da dieci a questa parte, con la Pro Recco.

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