Treni a idrogeno sulla Brescia-Iseo-Edolo: «I lavori sono partiti ma senza avvisarci»

Il centro per lo stoccaggio preoccupa i residenti di Iseo: è stata richiesta con urgenza un'assemblea pubblica
L’area di tremila metri quadrati tra le vie Roma e Ninfea a Iseo - © www.giornaledibrescia.it
L’area di tremila metri quadrati tra le vie Roma e Ninfea a Iseo - © www.giornaledibrescia.it
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Lungo la ferrovia corre la paura e la polemica. Lo scorso luglio Regione Lombardia e Ferrovie Nord avevano annunciato il progetto «H2iseO», lo sviluppo di una «Hydrogen valley» in Valcamonica con l’utilizzo del combustibile poco inquinante e ad alto potere calorifero sulla linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo e lo stoccaggio della materia prima proprio ad Iseo.

Qualche mese dopo si è parlato di spostare l’immagazzinamento a Rovato, destando non pochi sospiri di sollievo tra gli iseani. La settimana scorsa, poi, il direttore di Ferrovie Nord, dopo un sopralluogo nel comparto di loro proprietà situato tra via Ninfea e via Roma a Iseo, ha annunciato l’inizio dei lavori finanziati dalla Regione. E la conferma è arrivata dal sindaco di Iseo Marco Ghitti. Così è venuto fuori che nulla è stato comunicato a chi si trova a vivere nei pressi del deposito dove, come si legge in una nota della Regione, si costruirà un impianto di produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno. Vicinissimo alle abitazioni.

Il colpo

I residenti nella zona hanno scritto al Comune per chiedere chiarimenti ma, ad oggi, non ci sono state risposte se non quell’affermazione del sindaco sull’avvio dei lavori. Il gruppo di minoranza Progetto Iseo, sabato, ha richiesto ufficialmente alla giunta di organizzare un’assemblea pubblica con urgenza per illustrare il progetto stoccaggio idrogeno a Iseo. Sabato 4 febbraio, alle 10, l’associazione Legambiente ha organizzato un incontro nella sede del Circolo Lavoratori, in vicolo Pergola.

La stessa Legambiente, la scorsa estate, aveva fatto notare che i costi complessivi dell’investimento per il progetto H2iseO ammontano a circa 292milioni di euro, per una linea, la Brescia-Iseo-Edolo, di cento chilometri che ha il numero di utilizzatori più basso di tutta la Regione Lombardia.

A questo ha aggiunto che lo stoccaggio dell’idrogeno sarebbe avvenuto su un’area di 3mila metri quadri verdi nel centro abitato di Iseo. Ed è proprio questa circostanza preoccupa gli abitanti, dal momento che non esistono norme tecniche e di sicurezza che regolamentino la progettazione e la localizzazione degli impianti di gestione dell’idrogeno come quello che sta per nascere proprio fuori dalle loro case. 

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