Settemila anguille per il lago d’Iseo: pescatori e Polizia provinciale in azione

Uno degli interventi in programma per popolare le acque: poi toccherà a lucci, cavedani e tinche
Le anguille vengono rilasciate nel lago d'Iseo - © www.giornaledibrescia.it
Le anguille vengono rilasciate nel lago d'Iseo - © www.giornaledibrescia.it
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Le acque del lago d’Iseo sono più popolate e pescose. Martedì scorso la Polizia provinciale di Brescia e i pescatori professionisti sebini hanno rilasciato 1.390 chili di giovani anguille, circa 7mila esemplari. Solo a maggio erano state immesse 180mila tinche.

L’immissione è stata possibile grazie ai fondi derivanti dagli «obblighi ittiogenici Inbre», quote che le imprese agricole e le società idroelettriche versano alla Regione in cambio dell’utilizzo dell’acqua del Sebino e del fiume Oglio, e che vengono reinvestiti in provvedimenti a favore dell’ambiente. L’operazione è stata coordinata dall’agente Gian Luca Cominini e condotta da tre guardie della Polizia provinciale, cinque pescatori di Clusane, tre di Montisola e uno di Pilzone.

Il rilascio è avvenuto in una quindicina di zone partendo da Paratico per arrivare a Clusane, Iseo, Pilzone, Sulzano, Sale Marasino, Marone e Pisogne. L’anguilla per ora nell’Iseo non manca, «ma - come spiegato dal pescatore e consigliere comunale iseano con delega alla pesca Raffaele Barbieri - negli ultimi mesi se ne sono pescate solo di taglia grande, oltre il chilo, probabilmente perchè manca il ricambio generazionale.

Così si è pensato di correre ai ripari investendo su un pesce caratteristico delle nostre acque, che piace e ha sempre mercato». Il ripopolamento con l’anguilla sarà seguito in febbraio da quello della trota marmorata.

Per i prossimi due anni - come precisato dal vicepresidente dell’Unione, Germano Bana – sono previste anche produzione e rilascio di 100mila trote, 50-70mila lucci, tra 100-150mila cavedani, tra 30-40mila persici reali, tra 150-200mila scardole, e 150mila tinche.

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