Investito dal treno a Chiari mentre lavora sui binari: morto un operaio

La vittima è un lavoratore di 51 anni di origini portoghesi. Terna: «Evento prima dell'orario stabilito per attività con fermo treni»
Chiari, operaio investito e ucciso da un treno
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Un uomo è morto poco dopo la mezzanotte investito da un treno nelle vicinanze della stazione di Chiari. Si tratta di Joao Rolando Lima Martins, un operaio di 51 anni nato in Portogallo, che la scorsa notte stava lavorando in uno dei cantieri aperti per manutenzione vicino alla stazione.

Era dipendente di una ditta esterna, la Rebaioli spa con sede a Darfo Boario Terme, e stando alle prime ricostruzioni sarebbe stato investito dall'Italo Napoli-Bergamo mentre si trovava sui binari per svolgere dei lavori a un traliccio dell'alta tensione. 

I sopralluoghi delle forze dell'ordine si sono conclusi questa mattina presto, ma le indagini sull'incidente sono ancora in corso per chiarire la dinamica. Sul posto ieri anche i Vigili del fuoco di Brescia e i soccorsi di Asst Franciacorta. 

Rfi: «Indebitamente sul binario»

  • Il punto sui binari dove c'è stato l'incidente a Chiari
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In merito alla dinamica Rete ferroviaria italiana fa sapere che «nella notte del 29 gennaio erano previste attività manutentive su asset Terna, esterni e adiacenti alla sede ferroviaria lungo la linea Milano Brescia nella tratta tra Calcio e Chiari». Nella nota diffusa in mattinata viene inoltre spiegato che «per motivi da accertare, un operaio della ditta subappaltatrice di Terna è stato investito da un treno mentre si trovava indebitamente su un binario ferroviario».

Terna: «Evento prima dell'orario del fermo treni»

Dal canto suo Terna fa sapere con un comunicato diffuso poco dopo mezzogiorno che «l'evento è avvenuto prima dell'orario stabilito di avvio delle attività pianificate con fermo treni». La società conferma poi che il 51enne «operava per conto della ditta Rebaioli, società appaltatrice incaricata di svolgere lavori di tesatura conduttori su una linea della rete elettrica nazionale in costruzione».

  • La stazione di Chiari stamattina
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Il precedente

Esattamente un anno fa, 22 gennaio 2023, si era verificato un altro incidente ferroviario nella stazione di Chiari: la vittima era stata un ragazzo di 15 anni, Elion Shala, morto investito da un Eurocity.  

L’ultimo incidente mortale sul lavoro su una linea ferroviaria in provincia di Brescia risale al 2016. Era il 22 ottobre quando Nicola Franchini, nato nel 1982 a Iseo, dipendente di Ferrovienord, è morto nella notte a Rodengo Saiano nello scontro tra motrice e carro carico di binari e traversine lungo la linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo. Oltre a lui erano rimasti feriti due colleghi. Per questa vicenda, nel 2020 la Procura della Repubblica di Brescia ha chiesto il rinvio a giudizio per quattro persone iscritte nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo e disastro ferroviario. Nel 2022 l’udienza preliminare si è chiusa con un patteggiamento a un anno e otto mesi e tre rinvii a giudizio.

In Italia l’episodio recente più eclatante è quello avvenuto il 30 agosto scorso a Brandizzo, nella città metropolitana di Torino, dove cinque operai sono stati travolti e uccisi da un treno mentre lavoravano sui binari senza che fosse ancora stata interrotta la circolazione.

Le reazioni

«Rebaioli S.p.A.  - si legge in una nota - comunica che le attività appaltate da Terna non prevedevano nessuna attività sui binari e neppure l’attraversamento degli stessi da parte degli operai né prima né durante il fermo treni. La Società è molto scossa per il tragico evento e sarà vicina in ogni modo alla famiglia del proprio dipendente, che si è sempre distinto per professionalità e serietà nei suoi quasi vent’anni di lavoro con Rebaioli».

Un primo messaggio della politica arriva dal vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini: «Vicinanza alla famiglia e ai colleghi dell'operaio travolto e ucciso da un treno alla stazione di Chiari, a Brescia» dice Salvini, che, si legge in una nota, «attende di avere tutti i dettagli e le spiegazioni affinché venga fatta piena luce sull'episodio». Salvini ribadisce che «la sicurezza nei cantieri è e sarà sempre una priorità».

Il leader dell’Unione Generale del Lavoro Paolo Capone ha commentato: «L'Ugl chiede da anni più controlli e più sanzioni perché le situazioni di rischio vengano limitate quanto più possibile. Al contempo, riteniamo che fare formazione e diffondere una cultura della sicurezza a tutti i livelli e tra tutti i lavoratori-anche quelli più giovani-sia fondamentale per evitare le tragedie di cui ormai spesso dobbiamo prendere atto. Condividiamo dunque quanto ribadito dalla ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone e cioè che "la sicurezza debba essere una priorità assoluta, un imperativo morale e politico". In tal senso l'impegno del Governo per potenziare i controlli e favorire la premialità delle aziende virtuose che, nel 2024, potranno contare su maggiori risorse per la formazione, la prevenzione e la loro messa in sicurezza è un passo avanti nella direzione che auspichiamo e che salverà vite».

«Non esiste un luogo sicuro sul lavoro, purtroppo. L'ultimo in ordine di tempo è un operaio morto nella notte alla stazione di Chiari, dopo essere stato travolto sui binari da un treno dell'alta velocità diretto a Napoli. Siamo vicini ai colleghi e ci stringiamo al dolore della famiglia. Gli incidenti sul lavoro sono la manifestazione di una gravissima patologia sociale su cui è urgente porre rimedio attraverso una forte azione preventiva fondata su controlli seri, efficaci, moderni, capillari» ha affermato il senatore dell'Alleanza verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro in Senato.

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