IL FATTO
Il sospetto di esche avvelenate: «Il mio giardino era pieno di polpette»

Il setter che ha rischiato di essere avvelenato - Foto tratta da Fb
Ancora un attacco ingiustificato agli amici a quattro zampe, ancora delle esche (probabilmente) avvelenate gettate in un’area privata per colpire i tre cani presenti. A Ospitaletto si registra un nuovo tentativo di avvelenamento, fortunatamente senza esiti tragici, che segue altri casi simili e di sole due settimane l’attacco ai cani della sezione cinofila della Protezione civile.
«La mia casa è stata letteralmente riempita di polpette indirizzate ai cani - ha denunciato Silvia Guarneri su Facebook, cittadina di Ospitaletto conosciuta in quanto impegnata anche nell’ambito della politica locale -. Ne abbiamo raccolte più di 20 tra il cortile e la terrazza adibita a giardino situata al primo piano. Al momento non sappiamo la natura di questo gesto e se effettivamente queste esche siano avvelenate, se così fosse si tratterebbe di un reato punibile dal codice penale. Rendo pubblico quanto successo semplicemente per comunicare agli altri proprietari di cani di tenere gli occhi bene aperti».
Il risultato dell’attacco è stato una corsa d’urgenza dal veterinario, come raccontato dalla Guarneri, visto che una delle tre Setter della famiglia ha ingerite alcune esche. L’animale è fortunatamente fuori pericolo, con l’attenzione che si è spostata ora sul risultato (in arrivo) delle analisi sulle esche e sulla ricerca dei responsabili, per un tema molto sentito visto il tentativo di avvelenamento dei cani della Protezione civile (anche qui nessuno dei cani è deceduto grazie al pronto intervento dei volontari del gruppo, rapidi nell’effettuare una manovra di rigurgito con l’acqua ossigenata sugli amici a quattro zampe) e altri episodi simili già segnalati nell’ultimo periodo.
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