Brindisi d’oro con Jacobs e con le bollicine di Franciacorta

La Contadi Castaldi dedica ai campioni olimpici due bottiglie speciali firmate Giampaolo Belotti, artista di Rovato
L'artista Giampaolo Belotti e la bottiglia decorata per Marcell Jacobs - © www.giornaledibrescia.it
L'artista Giampaolo Belotti e la bottiglia decorata per Marcell Jacobs - © www.giornaledibrescia.it
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Il brindisi speciale di Marcell Jacobs e Gianmarco «Gimbo» Tamberi è targato Franciacorta e, in particolare, Rovato. Merito della cantina Contadi Castaldi (gruppo Terra Moretti) e della matita di Giampaolo Belotti. L’artista rovatese ha realizzato, a mano, le bottiglie speciali riservate ai due campioni, capaci di fare incetta di medaglie d’oro alle ultime Olimpiadi di Tokyo.

L’idea delle bottiglie non è nuova: le prime, sempre frutto del binomio Terra Moretti-Belotti, risalgono a metà anni Novanta. Tra i tanti personaggi famosi dell’elenco spuntano i nomi di Vasco Rossi, Valentino Rossi, di numerose squadre di calcio di serie A e pure Katherine Kelly Lang, l’intramontabile Brooke della telenovela «Beautiful». Belotti aggiunge ora al proprio elenco di caricaturevip anche Jacobs, talento bresciano e campione olimpico dei 100 metri e della staffetta 4x100, e quella del marchigiano «Gimbo» Tamberi, oro nel salto in alto.

Un campione, nel suo campo, è anche Giampaolo Belotti, ormai da mezzo secolo un pezzo della storia artistica di Rovato, cittadina dove è nato il 23 maggio 1954. Da giovanissimo frequenta, contemporaneamente, la scuola dell’obbligo e quella di disegno «Francesco Ricchino», dal 1876 punto di riferimento dell’arte in Franciacorta. «All’epoca la Ricchino era diretta - ricorda Belotti - dal maestro Marte Morselli, figura quasi mitologica per l’arte nell’Ovest Bresciano»: nato nel 1907 da una famiglia contadina, a Santa Caterina (Modena), Morselli aveva lasciato, in seguito allo sfollamento del 1942 per la Seconda Guerra Mondiale, la sua terra natale per «trasferirsi a Rovato, dove in poco tempo era diventato il punto di riferimento di un’intera generazione di artisti».

Tra questi Belotti che, dopo la maturità al liceo artistico di Bergamo, tornò in Franciacorta diventando a sua volta, tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta, apprezzato insegnante di disegno alla stessa Ricchino. Matita alla mano. Nella sua carriera, lunga ormai cinquant’anni, ha alternato l’attività di artista - quadri, sculture e opere murarie di grandi dimensioni - a quella nel mondo della grafica pubblicitaria e dell’umorismo, recentemente sbarcata anche sui social, dove commenta - matita alla mano - la politica nazionale e locale con un taglio fortemente corrosivo.

Abile caricaturista, la sua matita lo ha portato a mettere la firma su libri (come la fortunata collana benefica de «Le favole di Barbara», il cui ricavato va ormai da un decennio ai bambini con difficoltà fisiche o in ospedale), vestiti, cartoline d’autore (come quelle firmate, negli anni ’90, per gli eventi del Pavarotti & Friends) e decine di... bottiglie. Come quelle, ovviamente, di Franciacorta Docg, disegnate una a una ora pure per Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi.

 

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