Amministrative: Del Bono e Gori a Palazzolo per sostenere Cossandi

I sindaci di Brescia e di Bergamo si sono trovati sull'Oglio, confine naturale delle due province
Del Bono e Gori con il candidato a sindaco Gianmarco Cossandi - Foto © www.giornaledibrescia.it
Del Bono e Gori con il candidato a sindaco Gianmarco Cossandi - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«Due città, una sola capitale. E Palazzolo nel mezzo». Con queste parole il sindaco di Brescia Emilio Del Bono è intervenuto ieri sera nella città dell’Ovest insieme al suo omologo bergamasco Giorgio Gori per promuovere l’evento del 2023 - Bergamo e Brescia Capitale della Cultura - e per sostenere la candidatura a sindaco di Gianmarco Cossandi.

I due sindaci si sono abbracciati a pochi metri dal fiume Oglio, confine naturale tra le due province, all’Osteria Marinai di Strada di piazza Corte Mura con Cossandi, attuale vicesindaco di Palazzolo e per dieci anni assessore all’Istruzione e alla Cultura. «Quando nel 1192 la pace tra bresciani e bergamaschi portò all’unione dei borghi di Palazzolo e Mura, la nostra città è diventata la sintesi di due realtà che secoli dopo si trovano a condividere un importante percorso insieme – ha spiegato Cossandi -. Mi piace pensare ai cinque ponti che attraversano l’Oglio a Palazzolo come le dita di una mano che uniscono le due province e trovano un’identità forte nella riscoperta dei territori. I nostri investimenti su cultura, scuola, biblioteca, turismo e sport hanno portato a vivere la città facendo rete tra le diverse realtà che la animano, seguendo una visione di iniziative diffuse. E allo stesso modo coglieremo l’opportunità del 2023».

Del Bono, affermando di essere rimasto colpito dalle parole del presidente Mattarella di fronte al Capitolium dopo il restauro della Vittoria Alata (disse che «L'Italia ripartirà dalla cultura») ha spiegato che «Brescia e Bergamo sono comunità antiche con storie che si intrecciano, dai romani ai veneziani, dal Risorgimento ad oggi», ricordando che i turisti, ma anche i residenti stessi, sono ora «sempre più consapevoli delle opportunità culturali ed esperienziali, come quelle enogastronomiche, che offrono i nostri territori, e su questo percorso si procederà l’anno prossimo nell’ottica di rispettare quell'idea di turismo diffuso pensata dal ministro Franceschini».

Ribadendo il suo sostegno a Cossandi, il sindaco di Bergamo Gori ha ricordato come sia nata, in piena pandemia, l'idea di proporsi con un progetto unitario con Brescia come Capitale della Cultura. «La cultura è un fattore di coesione e anche una leva economica per un territorio che, seppur di grande tradizione manifatturiera, ha molto da offrire anche al di là del settore industriale – ha dichiarato Gori -. Entrambe le città e le province hanno splendidi luoghi da valorizzare ancor di più, e in questo contesto la sfida è alla portata anche di Palazzolo. Proseguiremo nella logica di collaborazione tra centri e comunità».

Un appuntamento elettorale, quello di ieri sera, che è stato di fatto anche un saluto a Gabriele Zanni, sindaco uscente di Palazzolo che in questi anni è stato anche presidente dell'Associazione Comuni Bresciani e ha lavorato spesso a stretto contatto con Del Bono, ma che ha tessuto un forte legame anche con Gori, che già nel 2017 era stato a Palazzolo per sostenere il secondo mandato di Zanni. Allora come ieri, moltissime erano le persone accorse per l'occasione sotto la Torre del Popolo, che, come ha ricordato Cossandi «è la torre a base circolare più alta d'Europa» e potrebbe avere un ruolo fondamentale anche nel 2023.

L'iniziativa di Del Bono e Gori a Palazzolo cade nelle stesse ore in cui, all'estremità opposta della provincia, in terra di Desenzano, un altro nome di spicco della politica nazionale, l'ex premier Giuseppe Conte ha fatto tappa per sostenere il candidato pentastellato Andrea Spiller.

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