Maturità, seconda prova: Cicerone al Classico e pure allo Scientifico
È un brano tratto da un dialogo di Cicerone, «Laelius de amicitia», il testo proposto ai licei classici nel giorno della seconda prova scritta dell’esame di Maturità. Allo scientifico, invece, spunta una citazione di Cartesio, ma non solo.
Al classico
Nel dialogo, composto nel 44 avanti Cristo ma ambientato nel 129 avanti Cristo, Cicerone descrive con accenti accorati l’amicizia tra due esponenti di primo piano della classe politica romana dell’epoca, Gaio Lelio e Scipione Emiliano, da poco scomparso. Oltre alla traduzione, i maturandi sono invitati a riflettere sul vincolo dell’amicizia mostrando comprenderlo e interpretarlo, a rispondere ad una serie di quesiti, a fare una analisi linguistica e stilistica del testo. Secondo Gian Enrico Manzoni, docente e latinista, si tratta di un bel testo molto frequentato, semplice ma non privo di difficoltà e, soprattutto, ricco di implicazioni etiche e morali.
Allo scientifico
Lo studio di una funzione, con una citazione di Cartesio («la ragione non è nulla senza l'immaginazione») è stata proposta invece ai maturandi del liceo scientifico. Secondo le prime indiscrezioni, la traccia è incentrata su due problemi e anche il parte da una frase, stavolta attribuita a Platone: «La bellezza è mescolare, in giuste proporzioni, il finito e l’infinito». Segue il classico studio di funzione.
Le commistioni tra cultura umanistica e logico-matematica continuano anche nei quesiti, dove sono diversi i riferimenti del primo mondo che fanno da spunto a quesiti del secondo: dall’opera futurista del Boccioni riportata anche sulla moneta dei 20 centesimi a un testo di Cicerone che fa riferimento alle predizioni degli indovini (e quindi al calcolo probabilistico), passando per gli anagrammi da enigmistica della parola «studiare». Infine una chiusura con una citazione del matematico David Hilbert che non richiede alcun tipo di esercizio, una sorta di firma e manifesto programmatico della traccia: «La matematica non conosce razze o confini geografici; per la matematica, il mondo culturale è una singola nazione».
Giulia Giantesio, professoressa associata al dipartimento di Matematica e fisica della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell'università Cattolica del Sacro Cuore, commenta così la prova: «Dal punto di vista matematico direi che la prova è allineata a quella degli scorsi anni: verte su argomenti di analisi matematica, geometria e calcolo delle probabilità». C’è un elemento in particolare che ha colpito la docente: «Il testo è stato scritto volendo anche allacciare la disciplina matematica alla cultura umanistica, letteraria e artistica: sono infatti presenti diverse citazioni che, a mio parere, hanno l'obiettivo di sottolineare come nella matematica sia importante la creatività e la matematica sia una materia universale».
Gli altri indirizzi
Negli istituti tecnici a indirizzo informatico compare l’IA con lo sviluppo di una piattaforma web contro le fake news. Al liceo artistico la prova per le discipline audiovisive e multimediali punta sulla «cura»: il testo di riferimento è la canzone di Franco Battiato.
La traccia del linguistico comporta la traduzione di un brano di Hilary Mantel da «Every day is Mother's day». Alle scienze umane il tema è quello della ricerca applicata: tra i documenti proposti, un brano estratto dal testo «La pratica della ricerca antropologica» di Roberta Bonetti e Cristiana Natali o un brano del testo «Temi e metodi per la sociologia del territorio» di Giampaolo Nuvolati e Marianna D'Ovidio. Per la scuola dedicata ai servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (chiamata colloquialmente agraria) la traccia è improntata sull’economia agraria e lo sviluppo territoriale.
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