Scuola

Il Ministero studia una valutazione per professori e presidi

L'ipotesi avanzata dal Ministero dell'Istruzione non prevede però per i docenti nessuna pagella e nemmeno voti
Studenti in classe in una scuola bresciana - Foto © www.giornaledibrescia.it
Studenti in classe in una scuola bresciana - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Non ci saranno «pagelle» o «voti» ma anche professori e presidi andranno valutati.
L’atto di indirizzo per il 2022, ossia il documento che elenca le priorità politiche, firmato dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi indica che «occorre promuovere e potenziare l’attività di valutazione delle scuole, dei dirigenti scolastici e del personale docente».

A tal fine «è importante dare avvio ad un processo di revisione e rafforzamento del sistema nazionale di valutazione - specifica il documento -, quale strumento di accompagnamento delle istituzioni scolastiche».

Dunque si lavora, spiegano fonti del ministero di viale Trastevere, alla valorizzazione e formazione del personale e al miglioramento della valutazione del sistema scolastico nel suo complesso, però non con l’obiettivo di assegnare «voti», ma per «garantire una sempre maggiore qualità dell’offerta formativa proposta a studentesse e studenti». 
In questa direzione, il ministero prevede anche il potenziamento del corpo ispettivo, come sostegno alle scuole e alla loro autonomia.

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