I prodotti light fanno dimagrire? Spesso non sono la scelta migliore

Federica Federici Signori, biologa nutrizionista
Sono meno calorici, ma non sono miracoli in confezione. Attenzione a zuccheri sostituiti, additivi nascosti e quantità. Ecco cosa dice la scienza su etichette leggere e scelte alimentari consapevoli
Sono prodotti a ridotto contenuto calorico
Sono prodotti a ridotto contenuto calorico
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Sugli scaffali del supermercato sono ovunque, meno densi a livello calorico e associati quindi ad un aiuto miracoloso, sembrano essere la soluzione perfetta per chi è a dieta e deve perdere peso. Stiamo parlando dei prodotti definiti «light», che si contraddistinguono per avere almeno il 30% in meno di calorie rispetto alla media della stessa categoria. Ma sono davvero prodotti «sani»? e quanto possono aiutare in un percorso di dimagrimento?

La bufala del formaggio light (e non solo)

Sì, contengono meno calorie dei lori corrispettivi. No, non sono prodotti miracolosi. I prodotti light, pur avendo il 30% in meno di calorie rispetto alla media di categoria (quindi degli stessi prodotti nella versione «normale»), non possono da soli portare al dimagrimento. E sicuramente rimarrà deluso chi crede che per il solo fatto di essere «light» possano esser consumati ad libitum o addirittura che facciano perdere peso.

Contengono meno calorie dei lori corrispettivi ma non sono prodotti miracolosi
Contengono meno calorie dei lori corrispettivi ma non sono prodotti miracolosi

Questi prodotti, secondo il reg. 1924 del 2006, sono «a ridotto contenuto calorico»: è questa la principale differenza che li distingue da formaggi, yogurt, bibite o altri prodotti dolciari.

Le modifiche più comuni per far sì che i prodotti siano davvero meno calorici riguardano solitamente la riduzione del contenuto di zucchero (sostituito spesso e volentieri con dolcificanti artificiali) o del contenuto di grassi. Queste caratteristiche possono davvero portare i prodotti ad essere meno calorici, e con meno zuccheri o grassi, ma è sempre bene prestare attenzione.

La percezione della leggerezza

Le indicazioni «light», che possono essere positive per il consumatore, spesso lo portano invece in inganno. Siamo tutti infatti portati a pensare che, se un prodotto è light, ha meno grassi e meno zuccheri, possa essere consumato in quantità maggiori.

Bisogna però fare attenzione perché «ridotto contenuto calorico» è ben diverso da «basso contenuto calorico»: teniamo a mente che i prodotti che vengono trasformati in light sono solitamente bevande zuccherate, formaggi grassi o dolciumi, quindi prodotti che hanno di partenza una media di zucchero e grassi comunque superiore ad altri cibi, naturalmente con densità caloriche ridotte o inferiori.

Uno dei maggiori rischi legati al consumo di prodotti light è proprio la percezione che abbiamo della leggerezza, che ci porta a consumarne di più. Inoltre questi prodotti solitamente danno un minor senso di sazietà (che è favorito invece dalla presenza di grassi e proteine), e che potrebbe giocare a nostro sfavore, incentivando consumi elevati.

Cosa contengono i prodotti light?

Sappiamo che i prodotti light contengono meno grassi e meno zuccheri, quindi meno calorie. Ma non ci soffermiamo mai a pensare a cosa contengono al posto di grassi e zuccheri (perché sì, per avere sapore e consistenza simile, spesso hanno bisogno di aggiunte). Ecco cosa può nascondersi dietro un’etichetta definita light:

  • Additivi o compensazioni: per mantenere gusto e consistenza, gli alimenti light spesso contengono additivi come emulsionanti, gelificanti, conservanti, aromatizzanti e anche dolcificanti, artificiali e non, e anche aggiunta di acqua. Questi componenti aggiunti sono necessari per raggiungere sapore e consistenza, ma anche perché i cibi light sono più facilmente deteriorabili dal punto di vista microbiologico (a causa proprio del maggior contenuto di acqua).
  • Conservazione e microbiologia: la maggior presenza di acqua è un terreno fertile per microorganismi e batteri, e anche per le muffe. Per questo spesso sono aggiunti additivi in grado di aumentare la conservazione del cibo, riducendo e prevenendo la proliferazione dei microrganismi e permettendo una maggior sicurezza del prodotto.

Mai fermarsi alle apparenze

Attenzione a zuccheri sostituiti, additivi nascosti e quantità
Attenzione a zuccheri sostituiti, additivi nascosti e quantità

Come sempre, l’errore sta nel focalizzarsi sul singolo alimento. Non è un prodotto solo che può far dimagrire, così come un solo prodotto non può far ingrassare: per perdere peso la vera soluzione resta quella di ridurre l’apporto calorico giornaliero e aumentare l’attività fisica.

Molti prodotti light inoltre sono alimenti che secondo le linee guida per una sana alimentazione andrebbero consumati saltuariamente o occasionalmente: chiediamoci quindi se è davvero necessario, quella volta che scegliamo di mangiare una mozzarella, orientarci per una scelta light per non sentirci in colpa. O se forse è meglio imparare ad inserire nella nostra alimentazione tutto ciò che ci piace, con equilibrio e consapevolezza?

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