«Cari genitori», regalare giocattoli a Natale non basta
Cari genitori, il Natale in arrivo è anche il tempo dei regali da mettere sotto l’albero. Pensando ai bambini ci viene subito in mente che quello che si aspettano di più sono i giocattoli. Ma oggi proviamo a fare qualche riflessione, anche perché non si può improvvisare l’acquisto di un giocattolo che è lo strumento fondamentale per giocare nell’infanzia. Il gioco è una cosa seria, terribilmente seria.
Il bambino può giocare con tutto

Nei primi mesi, gioca con le luci, con le cose che si muovono e gli desta attenzione, con i suoni e col suo corpo. Crescendo però il giocattolo acquista un valore particolare perché oltre a divertirlo gli serve per apprendere. Un giocattolo poi è utile se dà godimento e soddisfa le curiosità, se gli fa conoscere la realtà e al contempo serve a capire come funzionano le cose.
Sappiamo, ad esempio, che al bambino piace aprire o smontare un giocattolo appena ricevuto. Non vuole romperlo ma è curioso di scoprirne il funzionamento. E oggi, ci sono a disposizione una grande varietà di giocattoli che gli permettono di divertirsi e allo stesso tempo apprendere.
Attenzione però a non «sommergerlo» di giochi che spesso, dopo un primo momento, vengono abbandonati. Prestiamo attenzione alla quantità di regali: perché non siano a compensazione delle nostre mancanze o assenze. Cerchiamo di non regalare giocattoli che soddisfano i nostri desideri infantili. Quanti trenini elettrici in passato sono stati regalati più per la gioia dei padri più che dei figli.
Giocattoli senza stereotipi
Il giocattolo poi deve essere adatto all’età, agli interessi e ai gusti del bambino. Altrimenti, come accade spesso, i giocattoli una volta usati per qualche momento, vengono abbandonati e dimenticati. Ricordiamo che il giocattolo migliore è quello che non esaurisce, nel giro di qualche ora, la capacità di incuriosire.
Non ci sono giocattoli per maschi e per femmine. I bambini giocano con quello che più piace e diverte, a prescindere dal sesso. Un giocattolo da maschietti o uno da femminucce non condizionerà mai l’orientamento sessuale né comprometterà l’identità di un bambino.
Il valore del tempo condiviso
Infine, è bene sapere che il gioco più creativo ed entusiasmante del mondo è il famoso «Facciamo finta che…» e si può giocare con tutto e con tutti.
Di fatto quello che conta di più, è che dopo aver scartato i regali resti la gioia del dono ricevuto e la promessa di poter giocare insieme a mamma e papà.
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