«Cari genitori», come prevenire le dipendenze digitali

Sempre più adolescenti sviluppano dipendenze online: social, videogiochi e gioco d’azzardo. Ecco come riconoscerle, partendo dall’educazione e dal dialogo
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«Cari genitori», le dipendenze digitali
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Qualche giorno fa la settima conferenza nazionale sulle dipendenze che si è tenuta a Roma ha detto a chiare lettere che un adolescente su quattro è a rischio di dipendenza.

Ma non si tratta solo delle dipendenze da sostanze psicoattive come le droghe: sono in crescita anche le dipendenze comportamentali e quelle digitali. Si tratta dell'uso eccessivo e senza controllo da parte degli adulti degli strumenti digitali, dei social media, il controllo dei siti pornografici, del gioco d'azzardo.

Le cause delle dipendenze online

Pare che un milione di adolescenti sia esposto a queste nuove forme di dipendenza, che non è un vizio o un'abitudine, ma può diventare una vera e propria patologia, il cui esordio è sempre più anticipato. Basta pensare che il 60% dei bambini di due o tre anni ha già un cellulare in mano. Alcuni sondaggi dicono che la maggior parte della popolazione giovanile tra gli undici e i diciotto anni rimane connesso mediamente per più di cinque ore al giorno, con punte massime di quindici ore.

Le generazioni oggi nascono con la rete e diventano frequentatori costanti dei social, dei videogiochi, che servono per socializzare, confrontarsi, comunicare, conoscersi e stare insieme. Ma i rischi sono che i bambini siano esposti precocemente ai meccanismi di gratificazione istantanea, tipici dei dispositivi digitali e soprattutto perché le relazioni virtuali possano sostituire completamente quelle reali.

Le dipendenze hanno motivazioni diverse, ma quelle dai social e dai videogiochi sono legate soprattutto al bisogno di approvazione, di inclusione sociale. Quella della pornografia è legata invece a una carente educazione alla sessualità e all'affettività, o povera sul piano sentimentale.

Come educare i giovani

La prima cosa è educare precocemente al digitale, promuovendo un uso consapevole e controllato della tecnologia, poi far crescere le competenze tecnologiche degli adulti per ridurre la distanza culturale con le nuove generazioni.

Ai genitori compete saper mettere regole chiare e limiti all'uso dei dispositivi digitali. Ma fondamentale è anche mantenere aperta la porta della comunicazione e del dialogo con i figli e, di fronte ai primi segnali di dipendenza, avviare tempestivamente la consulenza con un professionista attrezzato.

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