Il cervello dei neonati è pronto per riconoscere i volti

La ricerca dell'Università di Trento apre prospettive per un nuovo strumento di tipo neurologico per l'individuazione precoce dell'autismo
Anche nelle nostra provincia nascono sempre meno neonati © www.giornaledibrescia.it
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La percezione dei volti nei neonati sembra essere basata su un circuito corticale specializzato che è già attivo subito dopo la nascita. Lo rivela uno studio condotto da un gruppo di ricerca del Cimec dell'Università di Trento, in collaborazione con i reparti di Pediatria e di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto.

Impiegando l'elettroencefalografia e una stimolazione visiva oscillatoria lenta, i ricercatori hanno identificato un'attività corticale specifica per i volti schematici nei neonati, che si sovrappone al circuito corticale che elabora i volti in età adulta. Ora si aprono prospettive per un nuovo strumento di tipo neurologico per l'individuazione precoce dell'autismo.

I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica «Proceedings of the National Academy of Sciences».

«Grazie a uno speciale elettroencefalogramma (EEG) pediatrico di rapida e confortevole applicazione - dice Marco Buiatti, primo autore dell'articolo - abbiamo registrato l'attività cerebrale di una popolazione di neonati sani nei primi quattro giorni di vita, mentre osservavano dei volti stilizzati e altre immagini percettivamente equivalenti, presentati con una stimolazione lenta e periodica. Grazie a questo protocollo innovativo della durata di solo due minuti, è stato possibile misurare per la prima volta la risposta corticale alla percezione di volti in ogni neonato. Sorprendentemente, la base anatomica di tale risposta coinvolge in gran parte le stesse
aree specializzate nell'elaborazione dei volti negli adulti».

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