Cultura

In edicola con il GdB il libro da leggere «Tutto d’un fiato»

È la storia di Cristian Fracassi: «Tutt’ora noi siamo vicini agli ospedali per rendere ordinario lo straordinario»
Il libro è in edicola da sabato 27 marzo con il GdB - © www.giornaledibrescia.it
Il libro è in edicola da sabato 27 marzo con il GdB - © www.giornaledibrescia.it
AA

Una storia di intelligenza, coraggio e generosità da leggere «Tutto d’un fiato». Una storia iniziata nel Bresciano, in piena emergenza Covid-19, grazie all’intuizione di Cristian Fracassi e del team di Isinnova. Una storia che ha fatto il giro del mondo ed è diventata un libro, la cui versione pubblicata da Grafo è disponibile nelle edicole da sabato 27 marzo con il Giornale di Brescia al costo di 10 euro (più il prezzo del quotidiano).

Tutto prende il via da un appello lanciato al GdB dall’ospedale di Chiari: «Le valvole che permettono di fornire ossigeno ai pazienti Covid-19 stanno finendo e chi le fabbrica non riesce più a far fronte alla quantità di ordini. Non sappiamo cosa fare». Risponde Fracassi, contattato dal direttore del nostro quotidiano Nunzia Vallini: l’ingegnere ceo di Isinnova prova a realizzare le valvole con la stampante 3D, il test in ospedale dà subito esiti positivi, ne vengono prodotte cento, poi altre ancora. In pochi giorni a questa intuizione se ne aggiunge un’altra: contattato da Renato Favero, ex primario dell’ospedale di Gardone Valtrompia, Fracassi trasforma normali maschere da snorkeling in respiratori d’emergenza che vengono poi replicati in tutto il mondo. «Dal Brasile all’Uzbekistan ne sono stati utilizzati 150mila», racconta ora l’ingegnere. Paure, gioie e riflessioni emergono tra le pagine del libro scritto dall’avvocato Federico Vincenzi, «il legale che mi ha seguito - spiega Fracassi - e che ha trasferito in un volume le registrazioni audio che ogni giorno gli mandavo»

Di questa storia al ceo di Isinnova classe 1983 resta «il ricordo delle tantissime persone che si sono messe a disposizione per aiutare: c’è chi ha replicato la valvola Charlotte (le cui istruzioni sono state messe in rete gratuitamente, ndr), chi ha fornito la polvere per la stampante 3D... È stato un grandissimo lavoro di squadra tra persone lontane e vicine che non si conoscevano». Ora la storia di Fracassi e del suo team diventerà anche un documentario: «C’è già un regista, c’è già un copione...». L’ingegnere, insomma, non si ferma un attimo: «Stiamo cercando di rimanere in contatto con gli ospedali per aiutarli a risolvere i problemi che di giorno in giorno si presentano».

Funziona così: i medici sottopongono a Isinnova le questioni e il team, con gli strumenti di cui dispone e, soprattutto, l’intuizione, cerca di offrire risposte concrete. Il tutto sempre a spirito benefico: «Per ora questa collaborazione continua con le strutture della zona, ci piacerebbe però anche andare oltre come abbiamo fatto con la valvola Charlotte nata a Brescia e arrivata fino in Brasile. E rendere ordinario ciò che è stato straordinario». Riconoscimenti. L’impegno di Fracassi è stato riconosciuto, in questi mesi, ad altissimi livelli: a giugno l’ingegnere è stato nominato Cavaliere al merito dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

A dicembre ha vinto il Mother Teresa Award for Social Justice 2020. Un premio che nelle precedenti edizioni era stato assegnato al Dalai Lama e a Medici senza frontiere. Fracassi si è distinto anche per un altro progetto, «3D For The Future», ideato in collaborazione con realtà attive nei Paesi poveri del mondo come il Servizio volontario internazionale, Medicus Mundi Italia, il Servizio collaborazione assistenza internazionale Piamarta, la Caritas e l’Ufficio missioni della Diocesi. L’idea traeva ispirazione da una massima di Confucio: «Se vuoi sfamare un uomo per un giorno dagli un pesce, se vuoi sfamarlo per tutta la vita allora insegnagli a pescare». Ecco quindi che, grazie a una raccolta fondi, Isinnova ha iniziato a spedire non più pezzi ma stampanti 3D in Paesi come Mozambico e Uganda.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia