Cucina

Strabar, la prima sfida incorona Belussi e vola in semifinale

Davanti alle telecamere anche Francesca Marini si è fatta onore al banco tra caffetteria e aperitivi
  • Alcune immagini dalla prima puntata di Strabar
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  • Davide Belussi, 28 anni, è approdato alla semifinale - Foto Reporter © www.giornaledibrescia.it
    Alcune immagini dalla prima puntata di Strabar
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La prima sfida di Strabar ha dato il suo verdetto. Uno dei concorrenti procede nella gara, l’altro ha concluso la sua avventura con Strabar. È Davide Belussi, 28enne di Villa Carcina, barista professionista, il primo semifinalista del nuovo format di Teletutto che punta a scoprire il miglior barista di Brescia e provincia per questo 2018. Nella serata ospitata al Miralago Copelia di Padenghe ha superato la giovane sfidante, la 19enne di Salò, Francesca Marini, da tre anni dietro il bancone di un locale.

>> Qui potrete vedere tutta la puntata andata in onda su Teletutto.

Strapressure. La prima prova cui la giuria ha sottoposto gli aspiranti Strabar è stata quella della pressione: realizzare il maggior numero di caffè a regola d’arte mentre il cronometro inflessibile segna lo scorrere di tre minuti. «Negli orari di punta e con il locale pieno i clienti hanno voglia di essere serviti rapidamente, ma ogni caffè deve essere un piacere e deve essere preparato al meglio», ha detto il conduttore Giorgio Zanetti lanciando la prova. Entrambi i concorrenti hanno preparato 12 espressi nel tempo concesso. «È già difficile in queste condizioni quando si lavora, - ha spiegato Francesca - ma con davanti anche le telecamere la pressione è stata al massimo». Un pensiero condiviso anche da Davide: «È giusto così, la pressione c’è sempre». La giuria ha valutato in parità la prima prova.

Stramisteriosa. La seconda prova è stata quella che ha voluto misurare la creatività, e la conoscenza della basi, dei baristi in gara nella preparazione di bevande miscelate. Sotto la scatola infatti la giuria ha fatto mettere alcuni ingredienti specifici: con uno sguardo era necessario capire come metterli insieme per realizzare un cocktail. Ma con un ulteriore livello di difficoltà: nella scatola è anche presente un elemento di disturbo, una distrazione che non serve alla preparazione della bevanda voluta dalla giuria. E per tutti i giurati. Nella prova l’emblema della brescianità, il Pirlo. Anche in questo caso la prova è finita in parità.

Stratecnica. La sfida si è decisa dunque sulla preparazione di quattro caffè shakerati, «un altro sistema per bere un espresso» come ha sottolienato Paolo Uberti, patron di Trismoka. Una preparazione in cui la shakerata fa la differenza: «Serve che sia prolungata per fare più schiuma», ha spiegato Paolo Piazza. Francesca, tradita dall’emozione, ha commesso un errore tecnico nel finale e Davide, che non ha sbagliato quasi nulla, è stato eletto vincitore della puntata».

 

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