IL RACCONTO
Anche il ladrone malvagio meritava una seconda possibilità

Lago di Garda visto da Moniga - Foto di Guido Picinelli dal portale Zoom © www.giornaledibrescia.it
Nella Cartolina Bresciana di domenica scorsa ho confuso il ladrone buono, Disma, con il ladrone cattivo, Gesta. Così ho mandato in paradiso il malvagio e all’inferno l’anima redenta. Per quanto si stia attenti e ci si ritenga bravi, capita di cadere in superbia e autocompiacimento. E si sbaglia. Ecco, la Rinascita serve anche a questo: non ad assolverci dalle nostre colpe ma a rendercele più sopportabili.
Per me, che di errori ne faccio tanti, la Pasqua è da sempre una giornata di sole sul lago di Garda, osservata da un punto esatto tra Moniga e Padenghe. È quella luce lì in quel posto lì. E, in mezzo al lago, vedo il Redentore del Politico Averoldi, dipinto da Tiziano 501 anni fa, emergere dalle acque come la Venere del Botticelli. È un momento liberatorio, in cui mi sento in pace con pochezza, limitatezza, arroganza e una serie di altri difetti che terminano in «za». Vorrei dirvi di fare lo stesso e assicurarvi che proverete le medesime sensazioni, ma non ne sono certa. Allora perché ve lo dico? Non lo so, perdonatemi.
Non so cosa sia per voi la Pasqua: l’occasione per un week end lungo, un momento sacro, un buon motivo per mangiare e bere, una celebrazione della primavera o magari non ci credete e non la festeggiate. Ma questo errore dei due ladroni mi ha fatto riflettere: siamo certi che chi riteniamo irredimibile sia Gesta e invece Disma sia l’unico buono dei due? Forse Gesù sulla croce ha salvato anche Gesta. La mia visione della Pasqua è soggettiva, ma spero che ciascuno di voi ne abbia una. Accettatela per ciò che è, comunque si presenti. Qualcosa a cui appigliarvi, che vi colpisca in modo intenso, investendovi di luce.
Quando vedo il Messia emergere dal lago e ascendere vittorioso sono convinta che potrebbe trascinare in cielo anche il poco che sono. E visto che solleva me che non sono niente, perché mai non dovrebbe fare lo stesso con tutti gli altri? Gesù non ha mai giudicato nessuno se non i mercanti nel tempio e i farisei, ovvero quelli che decidono da sempre chi è buono o cattivo, stabiliscono come si debba soffrire e gioire e allargano a dismisura le crune degli aghi per farci passare i cammelli. Quel Redentore che risorge dalle acque della mia immaginazione ha il potere di far sparire il diavolo nero appoggiato alle mie spalle. Un demone che può tornare in ogni momento, ma in quell’attimo preciso in cui l’acqua si apre e il cielo pure ci siamo solo io e la tenerezza, la dolcezza, la salvezza e le cose belle che finiscono in «za».
Oggi sono innamorata. Non mi sentivo così leggera da tanto. Non sono più giovane di un secondo rispetto alla mia età né ho un grammo in meno rispetto al mio peso. Sento il mio cuore che batte a un ritmo che avevo dimenticato, in armonia con la vita. Oggi amo e mi sento ricambiata. Domani non so e non m’interessa nemmeno. Per Renato.
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