Per la cura dei boschi, due nuovi consorzi forestali in Valsabbia e Valtrompia

Sono uno strumento per tutelare il territorio. Proteggere le foreste, sviluppare la filiera bosco-legno-energia, prevenire gli incendi, manutenere i sentieri e la viabilità minore in montagna, migliorare l’ambiente boschivo, lottare contro i parassiti, come il bostrico che sta facendo enormi danni. Un braccio operativo a favore del territorio anche con finalità economiche, vista la possibilità di sfruttare la risorsa legno. Nel Bresciano i consorzi forestali sono nove, ma entro un paio di mesi diventeranno undici grazie anche al supporto della Regione.
I due nuovi soggetti saranno operativi in Valsabbia e in Alta Valtrompia. Le due Comunità montane, insieme ai Comuni interessati, ci stanno lavorando da tempo.
Il bando
Nei giorni scorsi la Regione ha emesso un bando di 740mila euro, spalmati su tre anni, per coprire le spese di avviamento di nuovi consorzi in Lombardia. Il bando per presentare le domande scade il 7 ottobre. Fra le richieste ci saranno quelle di Valsabbia e Valtrompia. I fondi potranno coprire le spese per varie voci, come l’affitto dei locali, l’acquisto di materiale informatico e per l’ufficio, il personale. I consorzi forestali possono essere partecipati da enti pubblici e da soggetti privati, come le imprese boschive. Nel caso dei due nascituri bresciani la composizione è, almeno per ora, tutta pubblica, i Comuni più le Comunità. In Valsabbia sono della partita Bione, Pertica Bassa, Pertica Alta, Idro, Vestone, Provaglio, Gavardo e Serle.Valsabbia
«L’assemblea della Comunità montana - spiega il presidente Giovanmaria Flocchini - ha deliberato a fine luglio l’adesione al consorzio, che sarà costituito ai primi di settembre». Gli otto Comuni conferiranno all’ente la gestione di 5.300 ettari di bosco. «Siamo aperti ad ulteriori adesioni, naturalmente. La finalità - spiega Flocchini - è fare progetti e recuperare risorse per valorizzare un patrimonio poco sfruttato della Valle». La nascita del consorzio garantirà la partecipazione ai bandi e ai contributi regionali. «Tutto ciò che il consorzio farà sarà un valore aggiunto rispetto a quanto già fanno i privati».
Valtrompia
Qui sono in campo, oltre alla Comunità montana, Bovegno, Collio, Irma, Marmentino, Pezzaze e Tavernole, che daranno in gestione 4.993 ettari (rispettivamente 1.499; 1.178; 362; 834; 300; 820). Marcheno, invece, aderirà al Consorzio Nasego, unendosi a Casto e a Lodrino. «Il nuovo ente - dice il presidente della Comunità, Massimo Ottelli - potrà dedicarsi a promuovere la filiera del bosco e della foresta, curare il territorio, combattere in maniera più strutturata il flagello del bostrico, il parassita che attacca le piante».
L’insetto ha divorato 133mila alberi, 350 ettari di bosco sono spariti. Un danno ambientale enorme ed economico sui quattro milioni. Nel Bresciano i nove consorzi forestali attuali curano oltre 58mila ettari. In Lombardia gli enti sono 23 per un totale di 98mila ettari gestiti tra foreste (86mila), terre incolte, prati e pascoli. Il bando di 740mila euro copre il periodo 2023-2025. Possono presentare domanda i consorzi forestali già costituiti, che intendono ottenere il riconoscimento dalla Regione. La Valtrompia e la Valsabbia sono pronte.
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