Ambiente

Carta e cartone, ogni bresciano ne «ricicla» 69,5 kg all'anno

La nostra provincia, prima in Lombardia per valore pro capite, è medaglia d'argento per volume di materiale raccolto con la differenziata
Raccolta differenziata di carta - Foto Hans Braxmeier
Raccolta differenziata di carta - Foto Hans Braxmeier
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La raccolta differenziata di carta e cartone in Lombardia «pesa» 567.954 tonnellate. È il dato 2019 che emerge dal 25° Rapporto annuale sulla raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone in Italia, curato e diffuso da Comieco. Un dato che attesta nella nostra regione una crescita dello 0,9% (pari a 4.891 tonnellate in più rispetto all’anno precedente), confermandola la regione più sensibile d'Italia, complice anche il numero di abitanti, circa il sesto del totale nazionale.

Secondo lo studio, ogni cittadino ha contributo al recupero di materia prima differenziando in media 56,6 kg di carta e cartone in capo a un anno. Dato pro capite di poco più elevato nel Milanese (56,8), la provincia che con 181.635 tonnellate si aggiudica la medaglia d'oro di provincia più attenta.

Il Bresciano tuttavia, se si piazza subito alle spalle di Milano sul valore assoluto di materiale converito, scontando un numero di residenti ampiamente inferiore, si rivela però il territorio più virtuoso di Lombardia sul fronte del volume di carta e affini «recuperato» pro capite: ben 69,5 kg per abitante. Un dato che equivale a quasi 10 kg in più rispetto al 2016.

Un impegno, quello volto al recupero, che frutta ai Comuni lombardi poco meno di 14,4 milioni di euro di corrispettivi economici sul volume di materiale recuperato trattato da Comieco (il 37,3% del totale, pari a 211.915 tonnellate).

A livello nazionale, nel 2019, in Italia sono stati raccolte complessivamente 3,5 milioni di tonnellate in carta e cartone, con un incremento del 3% rispetto all’anno precedente. Tra gli aspetti positivi, la riduzione della media di frazioni estranee riscontrate nella raccolta differenziata di carta e cartone effettuata dalle famiglie, scesa sotto la soglia del 3%.

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