Sempre meno neonati nel Bresciano: nel 2023 solo 8.607 bambini

Dal 2009 ad oggi si sono perse oltre 5mila culle, con una differenza che sfiora il -37% su base annua
Diminuisce ancora il numero di nuovi nati nel Bresciano
Diminuisce ancora il numero di nuovi nati nel Bresciano
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Scende ancora il numero dei neonati in provincia di Brescia. Nel 2023 solo 8.607 bambini, quasi un centinaio in meno rispetto allo scorso anno, quando i nati furono 8.701, solo 6,8 per ogni mille abitanti. La riduzione della natalità è ormai un dato conclamato che appare inarrestabile. Per restare all’ultimo periodo, i nati nell’anno solare sono stati oltre 13mila l’anno tra il 2006 e il 2010, arrivando toccare, nel 2009, il tetto di 13.636, che corrisponde a oltre 11 nati per ogni mille abitanti. Poi la riduzione progressiva, fino ai nostri giorni.

Dal 2009 ad oggi si sono perse oltre 5mila culle, con una differenza che sfiora il -37% su base annua. Oltre un terzo di nati in meno. E così siamo arrivati ad una media provinciale di 6,8 nati nell’anno per ogni mille abitanti; un valore lontano dagli oltre 11 del periodo che va dal 2006 al 2010 e distante anni luce dagli oltre 17 degli anni del boom demografico. Poi, tornando a ragionare sui nostri giorni, giova considerare che degli 8.607 bambini nati in provincia nel 2023, ben 1.943 sono figli di genitori stranieri. Quasi il 23% del totale, poco meno di uno su quattro. Con una incidenza che è doppia rispetto a quella della popolazione straniera sul totale provinciale, che rimane sotto la soglia del 12%.

Nei Comuni

La maggior parte delle nascite si registra, ovviamente, nei comuni maggiori, con Brescia in primo piano con 1.414 nati e un’incidenza per mille abitanti leggermente superiore al dato medio provinciale (6,8 ogni 1000 abitanti). Solo in una dozzina di comuni si contano più di 100 nati nel 2023, con Montichiari (212 nati, pari a 8,5 ogni 1000 abitanti) che precede Rovato (164, 8,5 ogni 1000), Desenzano del Garda (162, 5,5 ogni 1000) e Chiari (158, 8,2 ogni 1000 abitanti). In città 419 nati (quasi tre bambini su dieci) sono di origine straniera, così come i 52 figli di stranieri nati a Montichiari sono il 20% dei nati mentre a Rovato i 48 figli di migranti sono quasi il 30% del totale.

Ma basta guardare all’insieme dei Comuni bresciani per osservare come in sei centri i figli dei migranti sono esattamente al metà dei neonati: Pavone Mella, Fiesse, Agnosine, Seniga, Zone e Lavenone. Questo mentre in una decina di comuni superano il 40% del totale dei nati nell’anno e, complessivamente, sono quasi una quarantina i comuni con 3 nati stranieri su 10 nati bresciani.

Sopra e sotto la media

Il dato delle nascite, rapportato alla popolazione residente, conosce declinazioni assai differenziate nei comuni bresciani. Escludendo i valori statisticamente più elevati di piccolissimi Comuni come Valvestino (3 nati che equivalgono a 18 ogni 1000 su una popolazione di 167 abitanti), Braone (9 nati, 13 ogni 1000), Incudine (4, 11,7 ogni 1000) e Paisco Loveno (2 nati, 11,6 ogni 1000 abitanti) ci sono una dozzina di paesi con 10 nati per ogni 1000 residenti, un valore ben superiore alla media provinciale ferma a 6,8 x 1000. È il caso di Azzano Mella (39 nati, 11,4 x1000 abitanti), Corzano (11,2 x 1000), Cedegolo (11 x 1000) ma anche, sempre sopra la soglia dei 10 nati per ogni 1000 residenti: Roccafranca, Paratico, Cerveno, Polaveno, San Gervasio Bresciano, Trenzano, Berlingo e

Fiesse. Poi, ci sono quattro piccolissimi comuni montani a natalità zero nel 2023: Marmentino, Anfo, Irma e, anche quest’anno, Magasa. Ma, nel complesso della nostra provincia, sono 34 i comuni nei quali i neonati, nel 2023, si contano sulle dita di una mano.

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