Inverno demografico, ma così pochi nati: nel 2022 solo 8.680 bebè

Del totale, ben 2.076 sono figli di genitori stranieri: quasi il 24% del totale
Anche nel 2022 si è registrato un calo delle nascite nel Bresciano
Anche nel 2022 si è registrato un calo delle nascite nel Bresciano
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Mai così basso il numero dei nati in terra bresciana. Nel 2022, solo 8.680 bambini, solo 6,9 per ogni mille abitanti. Del resto, è cosa nota, le nascite sono in calo da anni. Per restare all’ultimo periodo, i nati sono stati oltre 13mila l’anno tra il 2006 e il 2010, arrivando toccare, nel 2009, il tetto di 13.636, che corrisponde a oltre 11 nati per ogni mille abitanti. Poi la riduzione progressiva, fino alle 9.361 nascite del 2019, con una differenza tra i due estremi del decennio di - 4.275 nati per anno, pari al -31,3%. Quasi un terzo in meno, dunque, in dieci anni.

Poi arriva la pandemia, nel 2020, e la nascite scendono ancora, con 9.050 nati nell’anno, che diventano 8.818 nel 2021 mentre le speranze di ripresa della natalità post pandemia sono sfumate con il dato del 2022, che risulta ancora in discesa: 8.680 nati in provincia di Brescia. E così siamo arrivati ad una media provinciale di 6,9 nati nell’anno per ogni mille abitanti; un valore lontano dagli oltre 11 del periodo che va dal 2006 al 2010 e distante anni luce dagli oltre 17 del 1957. Ma quella era un’altra epoca e i 15.550 nati di quell’anno, peraltro, erano quasi il doppio dei morti.

Genitori stranieri

Poi, tornando ai nostri giorni, per dirla tutta, degli 8.680 bambini nati in provincia nel 2022, ben 2.076 sono figli di genitori stranieri. Quasi il 24% del totale, poco meno di uno su quattro. Con una incidenza che è doppia rispetto a quella della popolazione straniera sul totale provinciale, che si ferma al 12,2%. La maggior parte delle nascite si registra, ovviamente, nei comuni maggiori, con Brescia in primo piano con 1.352 nati e un’incidenza per mille abitanti analoga al dato medio provinciale (6,9 x 1000). Nel Comune capoluogo 406 nati, tre bambini i su dieci, sono di origine straniera. La stessa cosa si evidenzia anche a Montichiari, (48 stranieri su 196 nati) e, con maggiore evidenza a Rovato.

Il Comune ai piedi del Monte Orfano, nel 2022, conta 190 culle, con 77 bambini nati da genitori stranieri, oltre il 40% del totale. E non è l’unico comune in provincia se si considera che i soli tre nati a Pertica Bassa sono tutti figli delle migrazioni mentre a Seniga, i nati dalla popolazione straniera sono il 60% del totale. La quota di nati da famiglie straniere è elevatissima nei comuni, tra loro limitrofi, di Castelcovati (49,2%), Lograto (47,4%), Urago d’Oglio (44%) e Maclodio (42,9%), come pure a Bione e Gargnano (42,9%), Sabbio Chiese (40,5%) e Preseglie (40%).

Dove si nasce meno

Sotto la soglia dei 5 nati per ogni mille abitanti si trovano una quarantina dei 205 comuni bresciani. In primo luogo due piccolissimi comuni a natalità zero nel 2022: Magasa e Paisco Loveno. Poi, nell’elenco dei centri con minore natalità, si alternano molti paesi camuni, qualche centro della Valle Sabbia, qualche comune estremo della Bassa e alcuni rivieraschi del Garda.

Su questi ultimi possono pesare i residenti, veri o fittizi, nelle seconde case, che aumentano la popolazione abbassando l’indice di natalità. È il caso di Salò, con 50 nati nel 2022, pari a 4,8 per ogni mille abitanti ma anche di Toscolano Maderno, San Felice del Benaco, Limone sul Garda. Un bilancio demografico negativo per tutta la montagna interna, con poche eccezioni al di sotto del dato medio provinciale, con valori decisamente superiori in numerosi centri della Pianura e della parte Occidentale in particolare. 

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