Referendum, Bresciani (+Europa): «Controproducente, il punto sono i salari»
Per quanto riguarda i primi tre quesiti che si focalizzano sul lavoro, +Europa è per il «no»

Il coordinatore bresciano di +Europa, Davide Bresciani © www.giornaledibrescia.it
È tra i partiti promotori del quesito numero cinque del referendum dell’8 e 9 giugno, quello che riduce da dieci a cinque anni l’attesa per ottenere la cittadinanza per chi è residente regolarmente sul territorio (esattamente come accadeva prima che entrasse in vigore la legge 91 del 1992). Ma per quanto riguarda i primi tre quesiti che si focalizzano sul lavoro, +Europa è per il «no». A spiegare le ragioni di questa posizione è il coordinatore provinciale Davide Bresciani: «Innanzitutto – preme
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