La Provincia cerca la sede unica: «Abbiamo 700 dipendenti, aiuterebbe la comunicazione»

Stefano Zanotti
Il presidente Emanuele Moraschini: «Dobbiamo però ricordarci assolutamente che questa operazione dev’essere a saldo zero: non dobbiamo buttare via i soldi»
La seduta del Consiglio provinciale in Broletto -  © www.giornaledibrescia.it
La seduta del Consiglio provinciale in Broletto - © www.giornaledibrescia.it
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Il Consiglio provinciale ha approvato il rendiconto 2023, la seconda variazione al Documento unico di programmazione (Dup) 2024/’26 e tre variazioni al Piano territoriale di coordinamento provinciale: una a Passirano, una a Provaglio e una a Castenedolo.

Nel Dup - oltre a modifiche di piccola portata nel piano delle alienazioni - figura adesso l’acquisizione della sede Musil di Rodengo Saiano per quasi 1,6 milioni di euro: la struttura sarà concessa in uso gratuito al Museo dell’industria e del lavoro per 55 anni. Nel documento è stata però inserita anche la possibilità di reperire sul territorio una sede unica per la Provincia, «a patto che abbia caratteristiche compatibili con le esigenze dell’Amministrazioni, ossia la razionalizzazione dei costi, una migliore organizzazione del lavoro, la vicinanza a snodi di collegamento e che non comporti consumo di suolo», spiega il segretario generale del Broletto Maurizio Sacchi.

Sulla questione si è espresso anche il presidente Emanuele Moraschini a margine del Consiglio: «C’era da mettere nero su bianco questa volontà. Abbiamo quasi 700 dipendenti e riuscire ad essere tutti nella stessa sede aiuterebbe anche la comunicazione. Dobbiamo però ricordarci assolutamente che questa operazione dev’essere a saldo zero - continua il presidente -: non dobbiamo buttare via i soldi. Adesso c’è solo un’idea, che doveva essere inserita nel Dup, ma per ora non comporta nessuna operazione».

I  numeri

Nel rendiconto risulta un avanzo di amministrazione disponibile pari a 8,42 milioni di euro (in crescita rispetto al 2022), mentre il fondo cassa è pari a 184,20 milioni. Il totale complessivo delle entrate è stato di circa 558 milioni e 800mila euro, quello delle spese di circa 454 milioni e 300mila euro. La maggior parte delle entrare tributarie deriva dall’imposta Rc auto e da quella di iscrizione al Pubblico registro automobilistico. Tra le spese del titolo II per missioni, quella dedicata all’Istruzione e il diritto allo studio ha assorbito più fondi.

Il dibattito

Le variazioni al Piano territoriale sono state deliberate con l’astensione del consigliere Marco Apostoli, che prima del voto ha precisato: «Sono contento che la linea intrapresa rispetti sempre più il territorio: non dev’essere utilizzato solo per lo sviluppo industriale. Il cambiamento c’è anche in Provincia, ma siamo condizionati da una legge regionale che sbandiera di voler un consumo suolo zero, ma non interviene in maniera attiva». La replica è arrivata dal consigliere Alberto Bertagna: «La Lombardia si sta impegnando molto: ci stiamo avvicinando all’obiettivo e accusare la Regione non è del tutto corretto. Dobbiamo incentivare il recupero dei lotti».

Il presidio

Gli attivisti del presidio 9 agosto nel cortile del Broletto -  © www.giornaledibrescia.it
Gli attivisti del presidio 9 agosto nel cortile del Broletto - © www.giornaledibrescia.it

Prima della seduta gli attivisti del Presidio 9 agosto hanno esposto degli striscioni nel piazzale del Broletto e successivamente hanno avuto un breve colloquio con il presidente Emanuele Moraschini. Al centro della discussione c’è sempre il depuratore del Garda sul fiume Chiese: il Presidio chiede che venga discussa al più presto la mozione Apostoli (sarebbe la terza dopo la mozione Sarnico e quella Almici), soprattutto ora che la tematica è già passata in Commissione ciclo idrico.

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