Corda Molle, il ministro Salvini: «Nessun pedaggio nel 2025»
«Per tutto il 2025 non ci sarà il pedaggio sulla Corda Molle». A dirlo, durante il question time di oggi alla Camera, è stato il ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Rispondendo a un’interrogazione del deputato bresciano di Azione Fabrizio Benzoni, il leader del Carroccio ha esposto alcuni dati sui flussi di traffico rilevati nel tratto autostradale, i quali «parlano di una media di 3 o 4 chilometri nel 35% degli spostamenti dei veicoli leggeri e dai 4 ai 10 chilometri nel residuo 75%».
Salvini ha ricordato che l’accordo con la concessionaria – Autovia Padana – sottoscritto dall’allora ministro Graziano Delrio nel 2017 prevedeva «il pagamento del pedaggio»: «Stiamo facendo i salti mortali insieme ai territori per evitarlo. Ovviamente dobbiamo muoverci nel solco della legge per ponderare tutte le soluzioni possibili».
La replica di Benzoni
Nella sua replica, Benzoni ha sottolineato la «lunga attesa per ottenere un incontro con il ministro. Sono mesi che noi, insieme a venticinque sindaci e alle associazioni di categoria lo chiediamo». Rievocando poi la frase pronunciata da Salvini nel febbraio del 2024, quando assicurò che finché sarebbe rimasto ministro non ci sarebbe stato alcun pedaggio sulla Corda Molle, il deputato bresciano ha auspicato ironicamente, «da bresciano», che lo stesso Salvini «resti in carica a lungo».
A margine del question time il vice capogruppo di Azione a Montecitorio ha aggiunto: «Salvini smentisce ancora una volta sé stesso. Siamo contenti che la Corda Molle non diventerà a pagamento nel 2025, ma solo poche settimane fa aveva detto il contrario. Sappiamo bene chi ha firmato quell’accordo, ma è Salvini ad aver promesso più volte la gratuità della tratta, non Delrio.
Continuiamo a sentire parole rassicuranti, ma allora perché continuano a comparire cartelli su Telepass e pedaggi? Lo stesso vale per il coinvolgimento degli amministratori: Salvini ha ribadito di star cercando soluzioni con i territori, ma ad oggi non risulta che abbia mai convocato i sindaci delle aree coinvolte. Poche idee ma confuse, e due anni di annunci contraddittori. Se davvero si vuole trovare una soluzione, si cominci convocando amministratori locali, territori e concessionari.
Abbiamo tutti a cuore la tutela dei bresciani, ma siamo stanchi delle prese in giro».
L’intervento di Almici
Per Cristina Almici, deputata di Fratelli d’Italia, quella di Salvini è «una conferma importante che va nella direzione che da tempo sosteniamo: tutelare il territorio bresciano e scongiurare aggravi per cittadini, lavoratori e imprese». Si tratta, prosegue Almici, di «un segnale politico chiaro, che va rafforzato: continuerò a lottare affinché non venga mai introdotto il pedaggio su questo tratto strategico. Serve coerenza e ascolto delle esigenze locali. È quello che stiamo facendo, in netta discontinuità con chi in passato ha aperto alla possibilità di introdurre il pedaggio. Da parte mia, l’impegno resta massimo per tutelare famiglie, pendolari e imprese della nostra provincia».
La Lega
«Il ministro e vicepremier Matteo Salvini conferma anche oggi l’impegno per evitare il pedaggio sulla Corda Molle. Un aggravio che, va sempre ricordato, è frutto di un accordo sottoscritto dal Pd quando il ministro era Graziano Delrio. Nonostante anni di fake news e una buona dose di ipocrisia da parte di molti, il pedaggio ancora non c’è e il Mit conferma il lavoro in corso per risolvere la questione, a stretto contatto con il concessionario. Il dato politico è e resta solo uno: Matteo Salvini sta lavorando per risolvere un problema creato da quella stessa sinistra che lo ha creato, il resto sono chiacchiere». Questo il commento dei parlamentari leghisti bresciani Simona Bordonali, Paolo Formentini e Stefano Borghesi.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

@Buongiorno Brescia
La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.