Comunità montana della Valtrompia: nessun accordo per la presidenza

Barbara Fenotti
Entro metà maggio si deve trovare l’intesa altrimenti scatterà il commissariamento
La sede della Comunità montana della Valtrompia - Foto © www.giornaledibrescia.it
La sede della Comunità montana della Valtrompia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Dal (poco) dialogo tra le parti la fumata è più nera che grigia. Le tre componenti amministrative che gravitano attorno alla Comunità montana della Valtrompia - la civica rappresentata da Gianmaria Giraudini, il centrosinistra del Pd capitanato da Pierangelo Lancelotti e il centrodestra guidato da Bruno Bettinsoli - sono ancora ben lontane dall’aver raggiunto un accordo su chi dovrà reggere la presidenza dell’ente comprensoriale fino alle nuove elezioni di giugno.

Tutto, lo ricordiamo, è partito il 13 marzo scorso, quando il presidente in carica Massimo Ottelli è decaduto dopo essere stato estromesso dalla Giunta comunale di Sarezzo in seguito alla fondazione del gruppo autonomo di Italia Viva. Essendo diventato di fatto un consigliere comunale e non più un assessore, venivano automaticamente a mancare le condizioni per far sì che potesse continuare a presiedere la Comunità montana.

Da quel momento è stato più caos che altro. E così continua a essere, con i civici che sostengono che Ottelli debba portare a termine il mandato «per fare in modo che si riescano a portare a casa gli ultimi, importanti finanziamenti per l’Alta, la Media e l’Alta Valle» e chi, come i sindaci del Partito democratico (lo stesso lasciato da Ottelli in favore di Italia Viva), si dicono «contrari alla riconferma: non è possibile uscire dalla porta e rientrare dalla finestra».

Dal centrodestra non arriva una presa di posizione netta: «Per ragioni politiche abbiamo chiesto una discontinuità - afferma Bettinsoli -, ma nemmeno tra di noi siamo arrivati a una decisione unanime: a questo punto attendiamo che i gruppi di maggioranza facciano delle proposte concrete e, poi, valuteremo. Personalmente auspico che entro il 12 di maggio ci sia una elezione e che venga, quindi, scongiurata l'ipotesi di un commissariamento solo perché la maggioranza ha rotto alleanza».

Nell’arco di un mese e mezzo, insomma, non è stato fatto alcun passo avanti. Ma il tempo stringe e entro la metà di maggio va presa la decisione definitiva. Se così non fosse l’ente comprensoriale rischia, appunto, di essere commissariato.

Il primo confronto è in programma giovedì 25 aprile, mentre entro le 12 di oggi (martedì 23) i gruppi possono presentare le liste con i nomi. Qualora non venisse raggiunto un accordo ci saranno ancora altre due occasioni il 3 e 9 maggio. Per l’elezione servirà la maggioranza dei 10 comuni sui 18 totali che compongono la Valtrompia. 

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