Passione Meteo

Temporali, nubi a mensola e temperature in calo

La tanto attesa boccata d’ossigeno è arrivata. In alcune zone del Bresciano il vento ha superato i 100 chilometri orari
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La tanto attesa boccata d’ossigeno è finalmente arrivata. Domenica sera un fronte temporalesco piuttosto intenso ha movimentato l’atmosfera e una suggestiva «shelf cloud», ovvero una «nube a mensola», ha attraversato i cieli della nostra provincia. Il nome è legato al particolare aspetto di questa nuvola, che spesso precede i temporali e si presenta proprio come un’enorme mensola, scura e minacciosa. Niente di nuovo: si tratta di un fenomeno piuttosto frequente, tipico delle celle temporalesche e ampiamente documentato fin dai tempi più remoti. Il vento, in alcune zone del Bresciano, ha addirittura superato i 100 chilometri orari: spicca, in particolare, una raffica di 116 chilometri orari misurata a Provezze di Provaglio d’Iseo.

Una boccata d’ossigeno

Nella notte si sono formati nuovi temporali, con accumuli generalmente modesti, e le temperature sono finalmente diminuite. Ecco alcune minime rilevate ieri mattina in città e provincia: Bione +15,7°C, Sabbio Chiese +16,3°C, Mompiano +16,8°C, Nave +17,6°C, Roncadelle +18,3°C, Bagnolo Mella +18,8°C, Paderno Franciacorta +19,1°C. La stazione meteorologica di Ghedi è scesa fino a +17,9°C, un valore in perfetta sintonia con la media della prima decade di luglio, relativa al trentennio 1991-2020. Anche le massime, vicine ai 29-30°C, sono state del tutto normali per il periodo. Domani mattina assisteremo ad un’ulteriore diminuzione dei valori minimi, che in varie zone della pianura bresciana potranno scendere sotto i 14-15°C. Niente di eccezionale, ma lo sbalzo, dopo le innumerevoli notti tropicali vissute in giugno, si farà sentire.

Il nuovo meteoquiz

È arrivato il momento di scoprire insieme la soluzione dell’ultimo meteoquiz: dal 2008 al 2024 abbiamo vissuto ben quattordici mesi di luglio più caldi della media. Per fortuna esistono ancora le eccezioni, ma si tratta di casi isolati, in un contesto dominato da temperature eccessivamente elevate. Una delle irruzioni fredde estive più intense della nostra storia risale all’alba del 7 luglio 1962, quando l’osservatorio dell’istituto Pastori, in viale Bornata, rilevò una minima di +8,4°C. Se invece parliamo di record di freddo relativi alle massime, il primato spetta al 17 luglio 1968: a voi il compito di indovinare che temperatura rilevò la stazione meteorologica cittadina in quel pomeriggio dal sapore poco estivo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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