Meteo, tempo stabile? Scopriamo i microclimi

Se diamo un'occhiata ai modelli matematici, pane quotidiano dei meteorologi, emerge uno scenario piuttosto monotono: nessuna perturbazione in arrivo, nessuna irruzione fredda in vista. A quanto pare, la stabilità atmosferica ci terrà compagnia anche nei prossimi giorni, dunque non ci resta che analizzare il mosaico dei microclimi bresciani. Ieri mattina l'osservatorio di Sabbio Chiese, posto a poco più di 300 metri di quota, ha inanellato la quinta gelata consecutiva, con un valore di -0,5°C.
Se ci spostiamo in città, le minime misurate nella notte fra domenica e lunedì offrono un quadro molto variegato, con notevoli differenze da un quartiere all'altro: Mompiano +1,4°C, viale Bornata +2,9°C, Fornaci +4,1°C, Chiesanuova +4,8°C, colle Cidneo +6,6°C, piazzale Arnaldo +7,1 °C. L'inversione termica si fa sentire e, secondo il calendario meteorologico, fra tre settimane inizierà ufficialmente l'inverno, ma per il momento le previsioni non lasciano intravedere irruzioni fredde degne di nota dirette verso il Nord Italia.
Il fascino della brina e della rugiada
Nell'attesa di qualche novità, merita un plauso lo spettacolo, sempre suggestivo, della brina, che nel corso della prima decade di novembre ha offerto agli amanti della fotografia un set ideale per coltivare la passione per le macro. Un filo d'erba, quando viene impreziosito dai fitti ricami della rugiada o della brina, si trasforma in un magico mondo in miniatura, dove ogni cristallo e ogni goccia diventano splendide sculture, realizzate dalle sapienti mani di un artista instancabile: la natura.
Il nuovo meteoquiz
Ed ora, come di consueto, sveliamo la soluzione dell'ultimo meteoquiz: i temporali, in pianura padana, possono verificarsi anche nel cuore dell'inverno, ma si tratta di un'eventualità remota. Durante la stagione fredda manca un ingrediente molto importante per lo sviluppo delle nubi temporalesche: il calore. In ogni caso la nostra serie storica ci insegna che, in casi eccezionali, tuoni e fulmini possono movimentare l'atmosfera anche nei mesi di dicembre o gennaio.
Per formulare il nuovo quesito, invece, abbiamo dato un'occhiata al deludente bilancio nivometrico degli ultimi anni: pare che i fiocchi siano diventati "allergici" alla nostra città e la speranza di tutti i nivofili bresciani è che durante il prossimo inverno si verifichi almeno una nevicata degna di questo nome.
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