Passione Meteo

Maggio freddo? I dati dicono tutt’altro

Nelle ultime settimane molti bresciani si sono lamentati per la pioggia, per il «freddo», per gli sbalzi termici, ma le temperature sono addirittura più alte del solito
Cielo grigio su Brescia
Cielo grigio su Brescia
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Ieri, secondo i dati dell’osservatorio di Ghedi, le temperature hanno superato leggermente la media, e così abbiamo interrotto una serie di tredici giornate caratterizzate da valori nella norma. Dopo un esordio dal sapore estivo, con cinque giorni nettamente più caldi della media, il mese di maggio è dunque tornato sui binari della normalità. Sì, esatto, normalità, una parola magica che sembra essere diventata quasi impossibile da pronunciare: nelle ultime settimane molti bresciani si sono lamentati per la pioggia, per il «freddo», per gli sbalzi termici, per la necessità di indossare abiti pesanti di prima mattina o di sera. 

L’immagine della primavera

Forse il problema è proprio questo: c’è un divario, apparentemente incolmabile, tra il nostro clima e l’immagine, idealizzata e irrealistica, che molti hanno della primavera. Per quanto riguarda le piogge, il quadro è molto chiaro: maggio è sempre stato uno dei mesi più instabili dell’anno. Se poi parliamo di temperature, emerge un dato inequivocabile: in questo periodo dell’anno è del tutto normale svegliarsi con temperature di 11-12°C, dunque la felpa o il maglione non sono di certo una novità. Se qualcuno pensa che in maggio sia normale avere giornate di sole con temperature di 28-29°C, si sbaglia. 

Anomalie termiche giornaliere
Anomalie termiche giornaliere

Il nuovo meteoquiz

Chiariti questi aspetti, non stupiranno le previsioni, che annunciano tempo variabile, a tratti instabile, e temperature in calo. L’estate può attendere, come è giusto che sia in questo periodo dell’anno. A proposito di precipitazioni, ecco la soluzione del meteoquiz di martedì scorso: durante i temporali più violenti, l’intensità della pioggia può raggiungere e superare i 300 millimetri all’ora. Non è raro che in primavera, e soprattutto in estate, i fenomeni temporaleschi siano accompagnati dalla grandine, talvolta con chicchi di notevoli dimensioni. Nel 2023, in provincia di Pordenone, fu stabilito un record storico, grazie al chicco più grande mai misurato in Europa. Qualcuno si ricorda il suo diametro?

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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