Passione Meteo

Caldo anomalo, ecco la risposta a chi dice che non è cambiato nulla

La statistica sulle massime superiori ai 35 gradi non lascia dubbi: le ondate di caldo anomalo sono sempre più frequenti
Il grafico a istogramma mostra le massime superiori ai 35°C rilevate a Ghedi, suddivise per ventenni
Il grafico a istogramma mostra le massime superiori ai 35°C rilevate a Ghedi, suddivise per ventenni
AA

Per smontare le fantasiose tesi di chi vuole negare a tutti i costi il cambiamento climatico basta poco. Una delle principali obiezioni riguarda le temperature rilevate nella nostra città durante la seconda decade di luglio: qualcuno ha tentato di sminuire l’ultima ondata di caldo, parlando di valori già raggiunti anche in passato. Vero, infatti i meteorologi hanno precisato più volte che i record sono stati stabiliti al Centro-Sud, mentre in Lombardia si è trattato solo, si fa per dire, di un’ondata di caldo anomalo, che si è conclusa ormai da alcuni giorni. Arriviamo subito al cuore della questione e prendiamo spunto da una frase sentita più volte: «Anche sessant'anni fa capitava di raggiungere i 35 gradi a Brescia, quindi non è cambiato nulla».

La risposta, che spazza via ogni dubbio, arriva da un interessante grafico realizzato da Stefano Masneri, fondatore di Meteopassione. Se prendiamo in considerazione gli annali di Ghedi, scopriamo che i picchi superiori ai 35 gradi sono sempre esistiti (e chi l’ha mai messo in dubbio?), ma la loro frequenza è cambiata in modo clamoroso.

Come leggere il grafico a istogramma

Nel grafico a istogramma realizzato da Masneri, che vedete qui sopra, è riportato il numero di massime superiori ai 35°C rilevate in ogni ventennio della serie storica. La prima colonna, ad esempio, indica che dal 1951 al 1970 la stazione meteorologica di Ghedi ha rilevato undici massime «over 35». L’aumento, vertiginoso, avvenuto nel recente passato non lascia spazio a dubbi. Dal 2003 al 2022 la fatidica soglia dei 35°C è stata superata addirittura settantotto volte. Sì, è vero, il caldo è sempre esistito, anche con picchi superiori ai 35°C, ma la parola magica, che smonta ogni tesi negazionista, è «frequenza». Ciò che in passato rappresentava un’eccezione, ora è diventato un evento quasi abituale, questa è la triste realtà.

Il meteoquiz

Detto ciò, sveliamo la soluzione dell'ultimo meteoquiz: come indicato correttamente dalla maggior parte dei lettori, l'orario in cui, in una tipica giornata di sole di metà luglio, viene rilevata la temperatura massima in pianura padana, è intorno alle 17.30-18.00. Ora, dopo aver tanto parlato di caldo, cambiamo completamente registro e facciamo un rinfrescante tuffo nel passato: all'alba dell'11 gennaio 1985, due giorni prima dell'inizio della storica nevicata, la nostra provincia si svegliò con minime da record. Il gelo si fece sentire in tutta la pianura padana e i termometri misurarono valori senza precedenti.

EMBED [All'alba dell'11 gennaio 1985 che temperatura rilevò la stazione meteorologica di Ghedi?]

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia