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Una passeggiata nella foresta può migliorare le funzioni respiratorie: lo studio

I componenti profumati degli oli essenziali diffusi dagli alberi come meccanismo di protezione, hanno effetti benefici anche sugli umani
Un’area attrezzata nella foresta regionale dell’Alto Garda - © www.giornaledibrescia.it
Un’area attrezzata nella foresta regionale dell’Alto Garda - © www.giornaledibrescia.it
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All’interno delle foreste ogni escursionista e appassionato di natura può cogliere la suggestione del paesaggio vegetale, ascoltare il canto degli uccelli, osservare le tracce della frequentazione da parte di altri animali. Un elemento meno conosciuto presente all’interno degli ambienti forestali è rappresentato dai monoterpeni, componenti profumati degli oli essenziali diffusi dalle piante, e da queste utilizzati per difesa, agendo come meccanismo di protezione contro predatori, batteri, funghi e virus, oltre che per il controllo della crescita di altre piante in competizione.

L’istituto per la bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche e il Club Alpino Italiano hanno dedicato a questi componenti uno studio che è stato recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Forests. Nelle foreste che si estendono attorno al lago di Misurina, autentica perla montana della zona delle Dolomiti in provincia di Belluno, lo studio condotto da un gruppo di ricercatori ha permesso di isolare, mediante l’analisi di dati ambientali e clinici raccolti nel corso della stagione estiva 2022, l’effetto dell’esposizione ai monoterpeni sui parametri respiratori che normalmente si misurano per valutare le terapie tradizionalmente utilizzate contro l’asma.

L’evidenza che si è manifestata è che la terapia forestale non soltanto contribuisce a ridurre significativamente i sintomi dell’ansia, ma favorisce anche il miglioramento delle funzioni respiratorie di bambini e adolescenti affetti da asma e curati mediante terapie convenzionali. La frequentazione della foresta di conifere, e la diffusione dei monoterpeni, regalano quindi benefici sia riguardo alla sfera psicologica, sia in riferimento a quella fisiologica. La correlazione tra i dati ambientali e quelli clinici raccolti dimostra che l’aria delle foreste esercita un ruolo terapeutico ad ampio spettro, e giustifica scientificamente l’adozione delle cosiddette prescrizioni sanitarie «verdi».

Nel mondo

Alcuni stati del mondo (Canada, Giappone, Corea del Sud) hanno valorizzato questa funzione naturale promuovendo la realizzazione di reti di stazioni per la terapia forestale. Sul continente europeo è la Germania che si appresta ad aprire strutture analoghe dotate di personale medico e psicologi. Questa strada potrebbe essere percorsa anche in altre zone. Peccete, lariceti e pinete di pino silvestre ad esempio sono ampiamente diffusi anche nelle zone montane della provincia di Brescia.

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