Monte Isola, un luogo magico sul lago d'Iseo

Un paradiso lontano dalla quotidianità situato a pochi minuti di traghetto da Sulzano
Monte Isola - Foto di Gibi dal portale Zoom © www.giornaledibrescia.it
Monte Isola - Foto di Gibi dal portale Zoom © www.giornaledibrescia.it
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Monte Isola è un’isola magica e lontana dalle quotidiane miserie, che una leggenda racconta essere stata ricongiunta alla terraferma da una passerella galleggiante, voluta da un artista chiamato Christo e sorta dalle acque per breve tempo, per poi scomparire.

Se dal castello, austera struttura, puoi godere di ampia parte del lago, dal Santuario della Madonna della Ceriola si vedono interminati spazi, oltre che sovrumani silenzi e profondissima quiete. Ecco i valori aggiunti di questo paradiso, situato a pochi minuti di traghetto da Sulzano eppure distante nello spazio e nel tempo. E non ci sono le auto, per giunta. Quiete, ecco il dono prezioso offerto dall’isola. Oltre al celebre salame e alla lentezza, che riscopri appena sbarchi.

Fare il periplo di Montisola è un bel modo per chiudere il cerchio dei propri pensieri, gettando nel lago ansie e affanni. Il momento migliore per compiere questo percorso è l’autunno, sia per il clima sia perché questa è la stagione dell’oro: oro e altri colori distribuiti sugli alberi, il fresco ristoratore dopo la calda estate, una calma serafica e l’odore del lago. C’è tutto, insomma.

La festa della Santa Croce

Una cosa da vedere almeno una volta nella vita è la festa della Santa Croce a Carzano (e Novale). I borghi s’incoronano di miriadi di elaborate composizioni di fiori di carta, realizzati a mano dagli abitanti. Si celebra ogni 5 anni, perché un’opera del genere richiede tempo. È unica e aiuta a comprendere il concetto di dedizione e devozione.

Gli addobbi floreali in occasione di una passata edizione della festa - © www.giornaledibrescia.it
Gli addobbi floreali in occasione di una passata edizione della festa - © www.giornaledibrescia.it

La festa si dice sia nata nel Seicento per ringraziare il Signore di aver risparmiato il paese dalla peste o due secoli dopo per ringraziare il Signore di aver guarito gli abitanti dal colera. Guardacaso si celebra verso metà settembre. Alle porte dell’autunno, del periodo in cui la natura comincia ad appisolarsi. Una celebrazione che è la metafora del luogo: raggiante e insieme delicata come un fiore di carta. Tanta raffinatezza ha un che di nipponico e Monte Isola è un meraviglioso origami: così bella che pare finta e così bella che pare vera. Così bella che pare lei.

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